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Attivista M5S: “Democrazia web è una truffa, ho votato 2 volte. Ecco il video”

Un attivista del M5S sardo mostra un video nel quale dimostra di aver votato due volte al referendum sulla legge elettorale: “La democrazia web di Gianroberto Casaleggio è una truffa”.
A cura di Biagio Chiariello
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Francesco Giganti con Grillo (foto FB)
Francesco Giganti con Grillo (foto FB)

"Sono deluso, c’era stato assicurato che nel M5S uno vale uno e che ciascuno di noi aveva diritto un solo voto. Motivo per cui ho deciso di denunciare quanto sta accadendo. E’ una truffa". Ad affermarlo è Francesco Giganti, attivista del Movimento 5 stelle della Sardegna. Il ragazzo dice di aver votato due volte di seguito, usando due account diversi, allo stesso referendum online, quello sulla legge elettorale, in cui si chiedeva di scegliere tra sistema proporzionale e maggioritario. E per non essere accusato di dire il falso, ha mostrato tutto in un video che pone non pochi dubbi sulle garanzie democratiche della piattaforma di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo.

La storia è riportata dal Corriere della Sera, in un articolo a firma di Marta Serafini:

La prima volta Francesco Giganti, attivista del M5S sardo, ha eseguito l’accesso al sistema con un profilo registrato su una mail. La seconda è entrato con un altro profilo, identico al primo, se non fosse che è stato creato con un differente indirizzo di posta elettronica. Due account pressoché uguali. E che , cosa più importante, sono certificati, dalla stesso documento”.

Solo gli iscritti ai MeetUp possono partecipare alle votazioni, come del resto è previsto dalla regola voluta dalla Casaleggio Associati:

Questa misura viene imposta anche dai Pirati tedeschi, veri e propri pionieri della democrazia liquida, proprio per evitare la dittatura degli attivi. E cioè per far impedire che una sola persona, creando più profili, possa votare più volte. Nel caso dei Pirati tedeschi, tuttavia, la piattaforma Liquid Feedback (i Cinque Stelle ne usano diversa) e uno stretto controllo evitano che capitino disguidi simili a quello riscontrato dall’attivista del M5S. Ma non è certo la prima volta che la democrazia digitale viene criticata per falle simili oltre che per il basso numero di votazioni espresse”.

Nel video si vede che l’attivista vota per due volte. Giganti però afferma  che "non l’ho fatto volutamente. Ho creato i due profili per sbaglio e poi mi sono reso conto che nessuno mi aveva bloccato". In realtà a spingerlo verso la denuncia è anche la mancata candidatura del Movimento Cinque Stelle in Sardegna. "Qui è successa una cosa grave, io credevo che Grillo potesse rappresentare un’opportunità per la mia regione. Così mi sono dato da fare, ho aiutato quando Grillo è venuto qui per lo Tsunami Tour, mi sono sempre battuto con denunce per la salvaguardia dell’ambiente. Ma evidentemente tutto questo non conta nulla". Poi profetizza: Ora mi cacceranno per quello che ho scritto . Ma non mi interessa".

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