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Assegno unico per i figli, via libera in Consiglio dei ministri: si arriva fino a 175 euro al mese

La bozza del decreto attuativo sull’assegno unico attende il via libera del governo in Consiglio dei ministri: lo schema prevede un massimo di 175 euro a figlio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'assegno unico per i figli è una delle misure promesse da mesi, che doveva partire a inizio luglio ma che poi è stata rimandata al 2022. L'obiettivo era fare ordine nella lunga lista di bonus e aiuti per le famiglie, concentrando tutto – appunto – in un assegno unico universale. La ministra Bonetti se n'è occupata in prima persona e oggi, sul tavolo del Consiglio dei ministri è arrivata la bozza di decreto attuativo con uno schema ben preciso: assegno mensile fino a 175 euro, che scendono a 85 per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni. L'importo pieno andrà a chi ha un reddito Isee fino a 15mila euro, oltre questa soglia l'assegno cala progressivamente fino a un minimo di 50 euro (25 per i maggiorenni) per Isee oltre i 40mila euro o per chi non lo presenta. Sono poi previste maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza di disabili, al reddito e al lavoro di entrambi i genitori. Quanto alle tempistiche, la domanda andrà presentata all'Inps dal 1 gennaio per il periodo da marzo a febbraio dell'anno dopo. Nello schema è prevista anche l'erogazione ai cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno, permesso di lavoro o di ricerca superiore a sei mesi.

Con l'ok del Consiglio dei ministri, arrivato poco prima di pranzo, manca solo il vaglio delle commissioni competenti delle Camere per il parere, prima del via libera definitivo. La ministra Bonetti ha commentato l'approvazione, ospite a Un giorno da pecora su Rai Radio1: "Sono molto soddisfatta ed emozionata, è un provvedimento storico a cui ho lavorato – ha spiegato – È un provvedimento che, finalmente, risponde alle richieste delle famiglie italiane, che dal 1° gennaio possono fare richiesta sul sito dell'Inps, presentando un Isee. Se non si presenta un Isee o lo si ha superiore a 40mila euro si avrà l'assegno più basso, che parte da 50 euro per un figlio". E ha ricordato: "È obbligatorio presentare domanda per ricevere l'assegno".

Come funziona il nuovo assegno unico universale

Secondo quanto riportato nel testo, l'assegno unico è riconosciuto "per ogni figlio minorenne a carico" e per i nuovi nati "a partire dal settimo mese di gravidanza" e non avrà "limiti di età" per i figli disabili. Verrà erogato al genitore che fa richiesta, o eventualmente al tutore o genitore affidatario. La domanda, però, può essere presentata anche dai figli una volta diventati maggiorenni, che possono "richiedere la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante". Per ricevere l'assegno anche dopo aver compiuto la maggiore età, però, i ragazzi e le ragazze dovranno frequentare "un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea", svolgere "un tirocinio" o avere un lavoro con reddito complessivo "inferiore a 8.000 euro annui", essere "registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l'impiego", svolgere "il servizio civile universale". Insomma, non devono lavorare.

Disabili e famiglie numerose, cosa cambia con l'assegno per i figli

Per le famiglie numerose ci sarà un'ulteriore agevolazione: a partire dal terzo figlio è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all'Isee. Inoltre, dal 2022 sarà prevista inoltre una "maggiorazione forfettaria" da 100 euro al mese per i nuclei "con quattro o più figli". È prevista poi un'ulteriore maggiorazione da 30 euro al mese per ciascun figlio se entrambi i genitori lavorano, che diminuisce al crescere dell'Isee fino ad azzerarsi oltre i 40mila euro. In più altri 20 euro al mese per ciascun figlio arriveranno alle mamme che hanno meno di 21 anni, a prescindere dal reddito. Le famiglie con figli disabili, invece, riceveranno l'assegno unico "senza limiti di età": la quota è di 105 euro al mese in più "in caso di non autosufficienza", 95 euro al mese in più "in caso di disabilità grave" e 85 euro in più "in caso di disabilità media". Tra i 18 e i 21 anni si riceveranno 50 euro al mese in più, mentre oltre i 21 anni arriverà un assegno in base al reddito Isee: da 85 euro al mese a 25.

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