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Arriva il green pass obbligatorio per aerei, navi e treni: come funzionerà e come verrà controllato

In settimana il governo dovrebbe decidere sull’introduzione del green pass obbligatorio per accedere ad aerei, navi e treni a lunga percorrenza. L’obbligo di certificazione verde per i trasporti non dovrebbe riguardare autobus, metropolitane e tram: il decreto dovrebbe contenere le nuove regole ma anche la data di entrata in vigore della misura.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il green pass verrà esteso ad aerei, navi e treni a lunga percorrenza. L’obbligo di certificazione verde per accedere anche a questi mezzi di trasporto sembra ormai cosa certa, mentre non dovrebbe essere applicato su autobus, metropolitane e tram. Il decreto dovrebbe arrivare in settimana e si dovrà capire se si deciderà di applicare l’obbligo anche per i viaggi. La cabina di regia di Palazzo Chigi dovrebbe essere convocata tra martedì e mercoledì. Dal 6 agosto, intanto, scatta l’obbligo per le attività al chiuso, a partire da bar e ristoranti per la consumazione al tavolo. Succederà lo stesso, ma non si sa ancora da quando, anche per aerei, navi e treni.

Quando arriverà il green pass per i trasporti

In settimana si discuterà anche della ripresa della scuola a settembre: mercoledì dovrebbe essere presentato alle Regioni il piano scuola predisposto dal ministero dell’Istruzione. L’obiettivo è ritornare in presenza, con distanziamento e mascherine, ma puntando su una forte adesione alla campagna vaccinale sia dei docenti che degli studenti. Sul green pass, invece, il nodo da sciogliere è quello della data: la Lega vorrebbe far slittare l’obbligo per i mezzi di trasporto a fine agosto, ma il governo deciderà sulla base della situazione epidemiologica, valutando l’aumento di contagi e ricoveri. Non è quindi ancora stata decisa la data di entrata in vigore dell’obbligo di certificazione verde per aerei, navi e treni.

Il green pass per aerei, navi e treni

Nel decreto verrà stabilito che si potrà salire su aerei, navi e treni solamente se si sarà in possesso del certificato, che viene rilascio in tre casi: ricezione della prima dose del vaccino anti-Covid da almeno 15 giorni, guarigione dal Coronavirus negli ultimi sei mesi, esito negativo di un tampone nelle 48 ore precedenti. A verificare il possesso del green sarà il personale, che chiederà la certificazione al momento di salire a bordo, così come avviene per documenti di identità e di imbarco. In caso di presentazione di un certificato contraffatto si va incontro a una multa e a una denuncia. Il certificato servirà anche come strumento di tracciamento in caso di positività dei passeggeri.

Per ora niente green pass per il trasporto locale

La difficoltà nell’effettuare i controlli sembra invece rinviare la discussione sull’obbligo di green pass per salire anche sui mezzi del trasporto pubblico locale, come bus, metropolitane e tram. Intanto, però, il governo ha chiesto alle Regioni di presentare un piano per il potenziamento dei mezzi del trasporto pubblico locale, soprattutto in vista della ripresa della scuola a settembre. Il comitato tecnico-scientifico ha ribadito che una capienza all’80% per i mezzi pubblici non è sufficiente per garantire il distanziamento, almeno su bus e metro. Motivo per cui servono più corse.

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