232 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Crisi di Governo 2022

Alla fine vincerà la credibilità di Draghi, ma a pagare saranno le istituzioni

Il commento del senatore Gregorio De Falco per Fanpage.it sulla crisi di governo che si sta consumando in queste ore, il ruolo di Mario Draghi e l’immagine del Paese all’estero.
A cura di Redazione
232 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

di Gregorio De Falco

"Non abbiamo votato la fiducia al Governo Draghi, ma il Governo non è indebolito". Così la capogruppo 5 stelle al Senato. Significa forse che: "oggi non votiamo la fiducia, ma domani si"?

Questi minuetti accadono mentre la borsa italiana perde il 4%; l'euro, dopo 20 anni, vale 1 dollaro; c'è una guerra in Europa; la pandemia si riacutizza ed un ministro della Repubblica non vota la fiducia al governo di cui fa parte. Esce dall'aula, pronto però a salvare il suo dicastero, anche lui, da domani. Il ministro dimostra così più fedeltà al proprio capo partito, che lealtà alla Repubblica cui ha giurato fedeltà. E la sua coerenza non gli impone di dimettersi.

Il Presidente della Repubblica avrebbe potuto dare un mandato esplorativo stesso a Draghi, ma questi aveva già dichiarato che non c'era un'altra possibilità. E Draghi ha un patrimonio di credibilità.

L'altra possibilità è che il PdR rinvii Draghi alle Camere e che queste gli confermino la fiducia, come nulla fosse.

A questo punto avrà vinto la credibilità personale, anche internazionale, di un uomo che riuscirà forse ad evitare il peggio a questo Paese, in cui l'opportunismo e la vanità hanno fatto scempio delle istituzioni democratiche, Governo e Parlamento .

La insipienza e la vacuità della rappresentazione politica rendono oramai tristemente chiaro che il Parlamento, mal ridotto, ha abdicato ad esprimere la Sovranità, rimanendo un orpello del Governo; ma anche quest'ultimo è divenuto un organo collaterale, lo Stato Maggiore, del Presidente del Consiglio.

Nelle gravi circostanze in cui si trovano il Paese e l'Europa intera, Draghi trova oggi limite alla propria discrezionalità politica solo in se stesso e nel Presidente della Repubblica.

In definitiva, per l'azzardo di uno che ha considerato un'opportunità (elettorale) la situazione di crisi, a vincere sarà la credibilità di un uomo, ma a pagare il prezzo saranno le istituzioni democratiche.

232 CONDIVISIONI
342 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views