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AIDS, Aifa rinvia decisione su gratuità PrEP, farmaco anti-HIV: “Servono approfondimenti sulle spese”

Aifa ha rinviato la decisione sulla gratuità della PrEP, farmaco anti-HIV, ma non è chiaro il perché sia stata rimandata. Le associazioni hanno lanciato una petizione, chiedendo un chiarimento al ministro della Salute Schillaci. L’Agenzia ha spiegato a Fanpage.it che il tema sarà discusso di nuovo nella riunione del Comitato Prezzi e Rimborso del prossimo mese di aprile: “Necessari approfondimenti tecnici in merito all’impatto di spesa”.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: L'Aifa ha bloccato il percorso per la gratuità della PrEP, un farmaco che protegge dall'infezione da Hiv. La compressa, se assunta prima e dopo un evento a rischio infezione, come rapporti sessuali senza preservativo o utilizzo in comune di siringhe, crea una sorta di barriera, impedendo di contrarre il virus.

Il tema della rimborsabilità del farmaco è arrivato per la prima volta in sede di Comitato Prezzi e Rimborso dell'Agenzia italiana del farmaco, il cui compito è quello di definire il prezzo d'acquisto del farmaco da parte del nostro Servizio Sanitario, da trattare poi con le aziende produttrici. Ma è mancato lo step decisivo: la sospensione è stata stabilita la scorsa settimana proprio dal Comitato Prezzi e Rimborso dell'Agenzia italiana del farmaco.

In un primo momento non era chiaro il perché di questo arresto improvviso nell'iter. L'Agenzia ha confermato oggi a Fanpage.it che il Comitato Prezzi e Rimborso (CPR) ha iniziato l'esame della pratica nel corso della riunione terminata il 22 marzo scorso, spiegando il motivo per cui la gratuità della pillola è stata stoppata: sono stati chiesti ulteriori approfondimenti agli Uffici tecnici di Aifa in merito all'impatto di spesa. Il tema, fa sapere sempre Aifa, sarà discusso di nuovo nella riunione del CPR del prossimo mese di aprile.

La Commissione Tecnico-Scientifica di Aifa, che certifica sicurezza, indicazioni d'uso e rimborsabilità dei medicinali, aveva già dato il suo via libera.

La forma di prevenzione per eccellenza contro l'HIV è sempre il profilattico, ma è stato dimostrato che questo farmaco è altrettanto efficace nelle persone negative, come protezione. "In Africa la categoria più a rischio di contrarre l'HIV sono proprio le giovani donne, e sono persone vulnerabili che non hanno la possibilità di pretendere il preservativo nei rapporti sessuali. Anche qui da noi in Italia ancora oggi molte donne che vengono a fare il test ci raccontano che avrebbero voluto usare il preservativo, ma il partner non ha voluto. Quindi la PrEP è uno strumento in più", aveva spiegato in un'intervista a Fanpage.it Valeria Calvino, vicepresidente di Anlaids,

Il punto è che al momento in Italia la pillola non viene passata dal Servizio Sanitario Nazionale: in farmacia una confezione da 30 compresse costa circa 60 euro.

Come funziona la PrEP

Il nome sta per profilassi pre-esposizione. Approvata fin dal 2012 della Fda, Food and Drug Administration statunitense, e nel 2016 dall'Ema, Agenzia europea del farmaco, la PrEP consiste nell'assunzione di compresse, prima e dopo l'esposizione al rischio di contrarre l'HIV. Composto da Tenofovir disoproxil fumarato ed Emtricitabina, il farmaco è già da tempo utilizzato per il controllo dell’HIV per cui se ne conoscono bene tollerabilità, sicurezza ed efficacia.

Se si rispettano le indicazioni mediche, la profilassi offre una protezione dall’infezione che sfiora il 100%: lo certificano tutte le agenzie sanitarie internazionali, come l'Oms o l'Onu, che raccomandano di favorire al massimo l’accesso alla PrEP e lo dimostrano i dati provenienti dai paesi in cui è rimborsabile (tra questi: Francia, Germania, Spagna Portogallo, Belgio, Danimarca, Finlandia, Regno Unito e molti altri).

La petizione delle associazioni: "Schillaci faccia chiarezza"

Associazioni e community che si occupano di contrasto all'HIV e diritti delle persone LGBTQIA+ hanno lanciato una petizione su change.org: "La decisione di AIFA di rinviare il via libera alla gratuità della PrEP, l’efficacissima Profilassi pre-Esposizione che previene l'HIV, proprio nell’ultimo passaggio autorizzativo, è grave e inaccettabile per un paese come il nostro, che ha sottoscritto in ambito ONU l’impegno a sconfiggere l’AIDS entro il 2030. Questo stop, dopo altri nulla di fatto da parte di Aifa e del ministero della Salute, conferma come l’Italia sia uno dei paesi occidentali più arretrati e oscurantisti sul fronte della prevenzione dell’HIV e uno dei pochi a welfare avanzato a non erogare gratuitamente questo farmaco", si legge nell'appello (firmato da Anlaids, Arcigay, Arcobaleno AIDS, ASA, Bergamo Fast-Track City, CEST, CICA, CNCA, Conigli Bianchi, LILA, Mario Mieli, Milano Checkpoint, Nadir, NPS, NUDI, Plus, I Ragazzi della Panchina, T Genus).

La non gratuità "costituisce una barriera insormontabile per le persone più giovani e per i più socialmente vulnerabili", dicono le associazioni, che denunciano quindi "la violazione del diritto alla salute e sottolineano come il mancato accesso alla PrEP" che "provocherà centinaia di nuove infezioni che potrebbero essere evitate" con conseguenti "costi umani, sociali e sanitari dei trattamenti per il controllo dell'HIV che durano per tutta la vita".

Ad Aifa chiedono "di procedere subito al via libera, sperando che questo rinvio non sia stato influenzato dal rinnovo di organismi e cariche o dal mutato clima politico". Mentre al ministro della Salute Schillaci chiedono "di fare chiarezza su quanto sia accaduto".

Calvino (Anlaids): "PrEP cruciale se vogliamo sconfiggere il virus"

"Ribadiamo con forza che la Prep è un importante strumento di prevenzione dell'Hiv, raccomandato dalle principali agenzie internazionali come Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Onu, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). E se vogliamo davvero sconfiggere il virus, deve essere resa disponibile per tutti e tutte", ha detto all'Adnkronos Salute Valeria Calvino, vicepresidente di Anlaids e membro del Comitato tecnico sanitario sezione M del ministero della Salute, dedicato a patologie come l'Hiv.

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