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Policlinico Umberto I di Roma: sospesi i due dirigenti del Pronto Soccorso

Il direttore del Policlinico Umberto I di Roma, Antonio Capparelli, sospende i due uomini del Dea (Dipartimento emergenze e accettazione). Claudio Modini e Giuliano Bertazzoni saranno prontamente sostituiti. Proseguono i controlli dei Nas ed i provvedimenti dopo le ultime notizie choc in merito ai casi di malasanità.
A cura di Carmine Della Pia
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Umberto I

Dopo le polemiche sul Policlinico Umberto I di Roma, il direttore Antonio Capparelli ha sospeso Claudio Modini e Giuliano Bertazzoni, rispettivamente direttore e coordinatore dell’area medica Dea. La Regione Lazio ha reso noto il provvedimento di sospensione nei confronti dei due uomini del Dipartimento emergenze e accettazione, in seguito ai controlli dei Nas nei maggiori ospedali della Capitale. Il provvedimento sarà trasmesso anche al rettore della Sapienza, Luigi Frati. “Con successivo provvedimento, si procederà alla nomina per la durata di 90 giorni di un dirigente medico responsabile di struttura complessa dipendente del Servizio sanitario regionale con funzioni di coordinatore del Dea del Policlinico Umberto I di Roma”, ha aggiunto la Regione, spiegando che i due medici saranno prontamente sostituiti per far fronte alle quotidiane emergenze. Il direttore del Dea, Modini, ha così commentato la decisione: “E’ ingiusto, la sospensione andrà motivata. Ho sempre fatto tutto quello che era il mio dovere. Parlerò di certo con il rettore Frati. È stata una clamorosa ingiustizia, io ho messo la faccia e il nome a difesa del mio ospedale, ma non ho sentito lo stesso impegno da parte di altri”.

I Nas controllano gli ospedali italiani – La sospensione dei due uomini del Dea è stata preceduta da tante altre polemiche che avevano travolto il Policlinico Umberto I negli ultimi giorni. I senatori Ignazio Marino (Pd) e Domenico Gramazio (Pdl) avevano disposto un ‘blitz’ per fotografare la situazione in cui versano gli ospedali italiani. Giorni fa, la segnalazione dell’ospedale San Camillo, dove molti malati venivano curati a terra, e la successiva sospensione del primario di chirurgia d'urgenza, Donato Antonellis, per una serie di interventi con esiti negativi. Ieri, poi, la notizia della 59enne tenuta legata per 4 giorni su una barella all'Umberto I. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha fatto sapere che i carabinieri del Nas provvederanno ad eseguire i dovuti controlli in tutte le strutture sanitarie italiane, mentre ogni giorno giunge notizia di drammatici bilanci. Secondo la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari legati all'emergenza, nei Dea italiani sono mortie 25 persone negli ultimi due anni. I casi maggiori si registrano in Sicilia e Calabria, e tra i decessi vi sono anche 4 bambini. Il primo controllo è avvenuto proprio al Policlinico Umberto I. Un atto doveroso, in seguito alla scoperta della paziente lasciata sulla barella senza alimentazione, cui è seguita la sospensione dei direttori del Dea.

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