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Pistoia, i medici pensano abbia l’influenza, ma scoprono che è polmonite: ricoverata 13enne

All’ospedale San Jacopo di Pistoia una ragazza di 13 anni, arrivata con febbre alta e problemi respiratori, è stata dimessa perché aveva solo “una banale influenza”. Ma poi, ricoverata a Firenze, si è scoperto avere una polmonite con pleurite. La denuncia della mamma: “Ricordo ancora quello che è successo a Cristiana Capecchi. Queste cose non devono succedere”.
A cura di Ida Artiaco
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Aveva febbre alta e non respirava bene ma al pronto soccorso dell'ospedale San Jacopo di Pistoia hanno pensato fosse solo una banale influenza. Quando i suoi sintomi sono peggiorati, è stata trasferita al Meyer di Firenze, dove i medici hanno scoperto che si trattava di una polmonite con pleurite. È questa la denuncia della mamma di una bambina di 13 anni, che si trova ancora ricoverata nel nosocomio del capoluogo toscano dopo una diagnosi sbagliata. Il calvario della famiglia della ragazzina è durato circa una settimana: come riporta il quotidiano La Nazione, tutto è cominciato circa 7 giorni fa, quando la piccola ha iniziato ad avere febbre alta e problemi respiratori. All'inizio i genitori l'hanno fatta visitare dal pediatra, che aveva notato, ascoltandole il petto, qualcosa ai polmoni. Era mercoledì scorso, quando ha anche intrapreso una cura antibiotica a base di Rocefin.

Ma la situazione non migliorava, così, d'accordo con il medico di famiglia, la piccola è stata trasferita sabato 30 marzo al pronto soccorso dell'ospedale di Pistoia. E qui è arrivata la prima diagnosi: dopo un'ecografia, per i medici la 13enne aveva soltanto una influenza stagionale, per la quale avrebbe anche potuto sospendere la terapia antibiotica. Dimessa, la bambina ha continuato a peggiorare fino ad avere una crisi respiratoria che ha convinto i genitori a trasportarla al Meyer di Firenze, dove invece le hanno diagnosticato una polmonite complicata anche da una pleurite. Insomma una patologia per cui si è reso necessario il ricovero ospedaliero. "Voglio fare questa denuncia perché ricordo ancora quello che è successo solo qualche settimana fa a quella giovane ragazza per una diagnosi sbagliata – ha detto la madre al quotidiano toscano -. Mia figlia ha rischiato e queste cose non devono succedere, se fosse stato per quella dottoressa dell’ospedale avrei dovuto aspettare che una polmonite si curasse da sola? Sono davvero amareggiata. Ci vuole scrupolo, soprattutto con i bambini".

La madre della 13enne si riferisce alla vicenda di Cristiana Capecchi, la 28enne di Marliana, in provincia di Pistoia, morta domenica 24 febbraio proprio all'ospedale San Jacopo, dopo una crisi respiratoria, e dopo tre precedenti dimissioni dal pronto soccorso, per il cui caso risultano indagati al momento tre medici. Dal canto suo, il primario del nosocomio che ha trattato la 13enne, Rino Agostiniani, si è detto amareggiato per la denuncia e ha spiegato di essere a disposizione della famiglia per chiarire ogni aspetto del percorso attivato per la bambina.

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