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Pistoia, carne scaduta nella cucina della mensa per le scuole e per i dipendenti comunali

I carabinieri dei Nas a San Marcello. Tra gli alimenti non conformi ci sarebbe anche del pesto, scatolette di tonno, e prosciutto crudo.
A cura di B. C.
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Il comando dei carabinieri per la tutela della salute ha scoperto carne scaduta all’interno del centro cottura della mensa comunale di San Marcello Pistoiese che prepara il cibo per gli alunni delle scuole materne e primarie della zona. Lo scrive La Nazione, evidenziando che non si tratterebbe di irregolarità gravi al punto di disporre il sequestro dei locali ma che, potrebbero tradursi in una multa di qualche migliaio di euro a carico del municipio e in una serie di prescrizioni da parte della Asl. La mensa prepara il cibo anche degli studenti delle medie Fucini, per gli insegnanti in servizio e per i dipendenti comunali. Inoltre, in base ad un accordo col Comune, fornisce il pranzo ad un asilo nido privato del luogo. Nel centro cottura lavorano una cuoca, dipendente comunale, e altre due persone di una cooperativa.

“Il controllo – spiegano dagli uffici comunali – è stato eseguito da due funzionari Nas di Firenze accompagnati dai carabinieri di San Marcello. Non è avvenuto su segnalazione, ma nell’ambito dei controlli sulle mense scolastiche su direttive ministeriali. Sono state rinvenute irregolarità, comunque non tali da far sospendere l’attività. Una riguarda due o tre pezzi di carne di pollo e tacchino scaduta, avanzata a seguito di alcune giornate di inattività della mensa per sciopero. La cuoca aveva messo la carne nel congelatore, nell’attesa che una persona la ritirasse per somministrarla ai propri animali, cosa peraltro ammessa. Tutto il personale sapeva che non era destinata al consumo umano. La mancanza è stata di non averlo segnalato con un cartellino distintivo. La carne è stata sequestrata e, dopo la firma del sindaco per il dissequestro, smaltita”.

Gli alimenti non conformi sarebbero “una fornitura di pesto alla genovese che anziché solo pinoli conteneva anche anacardi; a sei scatolette di tonno non pinne gialle che la cuoca teneva in cucina nel caso in cui qualche insegnate avesse chiesto sul momento una variazione sul menù, e ad una fornitura di prosciutto crudo non di Parma dop” fanno sapere dal Comune. Infine i Nas hanno rilevato una “piccola mancanza sulle annotazioni della periodicità del controllo anti animali infestanti, mentre le segnalazioni sull’Haccp si riferiscono al fatto che nella sede non hanno potuto visionare gli attestati del personale addetto allo sporzionamento, tutto munito di corso, perché conservati nei plessi di scolastici. Il verbale è stato trasmesso alla Asl che dovrà assicurarsi del ripristino della conformità, ma non ci è ancora pervenuta comunicazione di multe”, fa sapere ancora il Comune, come riporta La Nazione.

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