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Pisa, morto il poliziotto Raffaele Di Terlizzi: salvò da incendio 15 malati caricandoseli in spalla

L’agente di polizia nel 2001 salvò da un incendio 15 malati ricoverati all’ospedale e incapaci di camminare caricandoseli in spalla.
A cura di Davide Falcioni
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Sono giorni di dolore tra gli agenti di polizia di Pisa per la morte del collega Raffaele Di Terlizzi, 45enne originario di Bari ma da tempo in servizio nella città toscana dove era uno degli uomini della Squadra Volante, reparto per cui aveva raggiunto il grado di assistente capo coordinatore: il poliziotto si è ammalato sette mesi fa ed è deceduto ieri. Nelle ultime settimane i colleghi l'avevano visto recarsi al lavoro sempre meno, a dimostrazione che le sue condizioni erano gradualmente precipitate.

Di Terlizzi era molto stimato per il senso di appartenenza al corpo di polizia e per l'abnegazione al lavoro che svolgeva: un'abnegazione che nel 2004 l'aveva portato a ottenete dal Capo della Polizia la medaglia di bronzo al valore civile per aver, tre anni prima, evacuato un intero plesso dell’Ospedale di Cisanello a seguito di un incendio sviluppatosi al piano seminterrato della struttura per poi propagatosi negli altri piani. Riuscì in quel modo a salvare la vita, insieme al collega, di 15 pazienti non in grado di camminare, caricandoseli sulle spalle.

In una nota la Questura pisana afferma: "Per i colleghi che hanno avuto l’onore di lavorare con lui rimane indelebile il ricordo di un amico sempre pronto a tenderti la mano e di un poliziotto dotato di grande umanità, oltre che di grandi doti investigative; sempre operativo ma capace, al contempo, con le proprie qualità comunicative, di risolvere molte situazioni rischiose con il semplice utilizzo della parola e con l’elevata capacità di ascolto. Negli interventi con soggetti in stato di agitazione, spesso anche armati, i colleghi si affidavano a lui proprio perché era in grado di disinnescare l’aggressività e stemperare la tensione delle persone semplicemente ascoltandole e parlandoci, senza ricorrere alla forza".

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