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Pisa, indagato il padre della bimba dimenticata in macchina: “Sono l’assassino di nostra figlia”

L’uomo, un quarantatreenne ingegnere della Continental di San Piero a Grado, in provincia di Pisa, è stato iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio colposo: avrebbe dovuto accompagnare la figlia all’asilo, ma l’ha dimenticata in macchina per sette ore e la piccola è morta.
A cura di Davide Falcioni
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Il padre della bambina morta dopo essere stata lasciata in auto per più di sette ore a San Piero a Grado, nella periferia sud di Pisa, è stato iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. L'uomo, un 43enne che lavora come ingegnere della Continental, aveva lasciato la piccola Giorgia nella Peugeot parcheggiata all'esterno della fabbrica ed era andato a lavoro, come ogni giorno, senza immaginare che di lì a poche ore avrebbe vissuto il dolore più grande della sua vita. Padre di un'altra figlia e segretario di un circolo del PD della zona, dai suoi colleghi è stato descritto – in un articolo di Repubblica – come una persona estremamente precisa e scrupolosa. Per questo appare inspiegabile che possa aver lasciato la figlia in auto per tutto quel tempo senza accorgersene.

Eppure è così che è andata anche stavolta, come in molti – troppi – casi. L'uomo era partito come ogni mattina dalla sua casa di Cascina: aveva caricato la piccola Giorgia in auto, assicurandola al seggiolino, e aveva imboccato la solita strada. Avrebbe dovuto accompagnare la bimba all'asilo, ma non si ferma come aveva previsto di fare. Al contrario, tira dritto e si dirige al lavoro, anche perché Giorgia nel frattempo dorme e non richiama in alcun modo la sua attenzione. Percorre i 12 chilometri che lo separano dalla fabbrica, poi parcheggia l'auto sotto il sole e va a lavoro. Poco dopo l'ora di pranzo è sua moglie a dare l'allarme: dice al marito che Giorgia non è all'asilo e gli chiede dove l'avesse portata. E' in quel momento che l'uomo ricorda: sua figlia è chiusa in auto. Si precipita verso la vettura ma quando arriva la situazione è ormai definitivamente compromessa e per la bambina non c'è nulla da fare. "Sono l'assassino di nostra figlia", avrebbe detto, stravolto dal dolore, alla moglie, stando a quanto riferito da La Nazione. Sul posto arrivano un'ambulanza e i carabinieri, ai quali il sostituto procuratore Giancarlo Dominijanni ha affidato le indagini.

Non è la prima volta che accade una tragedia del genere in Toscana. Nel giugno scorso una bambina di 18 mesi è morta a Castelfranco di Sopra (in provincia di Arezzo) per arresto cardiaco dopo essere rimasta per 5 ore chiusa in macchina sotto il sole: altri due casi simili sono avvenuti nel 2016 e 2015.

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