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Pisa, bimbo morto cadendo dalle braccia del padre: indagati 10 medici

La Procura ha iscritto sul registro degli indagati tutti i medici che hanno avuto a che fare con il monitoraggio e le cure del bambino di due mesi morto la mattina del 27 maggio scorso. Il neonato era stato ricoverato nell’ospedale della città toscana in seguito al trauma che aveva riportato cadendo dalle braccia di suo padre, anche lui indagato.
A cura di Susanna Picone
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Sono dieci i medici che la procura di Pisa ha iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta aperta sulla morte del bambino deceduto il 27 maggio scorso nel reparto di neonatologia dell'ospedale pisano, dove era stato ricoverato dopo essere caduto dalle braccia del padre, a sua volta indagato. A darne notizia è il quotidiano Il Tirreno che spiega che si tratta di medici che, nelle varie fasi del ricovero, hanno avuto a che fare con il monitoraggio e la cura del piccolo, che aveva solo due mesi. L'iscrizione nel registro degli indagati consentirà di nominare un proprio medico legale in vista del conferimento dell'incarico per l'autopsia, che è in programma lunedì. Sarà necessario chiarire la dinamica del fatto e spiegare il repentino aggravamento del quadro clinico del bambino, che il padre aveva portato in ospedale la sera del 26 maggio scorso. Da quanto emerso, le condizioni del piccolo al momento del ricovero erano considerate serie ma anche stabili. Poi si sarebbero aggravate nel corso della notte fino al decesso che è avvenuto la mattina presto del 27 maggio.

La tragedia a Pisa: il neonato è caduto dalle braccia del padre che lo stava allattando – Complessivamente sono undici gli indagati nell’inchiesta: i dieci medici più il padre del bambino, un quarantenne a sua volta medico, che ha spiegato che la sera del 26 maggio stava allattando con il biberon il figlio in cucina quando il piccolo è caduto. Pur non evidenziando lesioni, l’uomo ha preferito portare subito il bimbo in ospedale per compiere degli accertamenti. Ma lì il bambino è morto alle 6.30 del giorno successivo. “Mi è scivolato, non so come sia potuto accadere”, ha ripetuto agli investigatori il padre affranto dal dolore. Cosa sia successo nel corso della notte è il nodo dell’inchiesta.

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