180 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Istat, il Pil a sud è calato il doppio. Nel 2013 crollo del 4%

La crisi colpisce in misura doppia il meridione. Anche sul fronte occupazionale, il sud accusa un -4,5% rispetto al -1,9% del dato nazionale.
A cura di Biagio Chiariello
180 CONDIVISIONI
Immagine

Nel 2013 il crollo del Pil non è stata uguale dappertutto, risultando "molto più accentuato" a Sud. La conferma delle disuguaglianze territoriali per quanto concerne gli effetti della crisi arriva dai numeri appena diffusi dall’Istat che in riferimento alla contrazione annua del prodotto interno lordo pari a -1,9%, evidenzia “una dinamica piuttosto diversificata a livello territoriale, con una riduzione decisamente meno marcata rispetto a quella media nazionale nel Nord-ovest (-0,6%), poco meno intensa nel Nord-est (-1,5%), in linea con il dato nazionale nel Centro (-1,8%) e molto più accentuata nel Mezzogiorno (-4%)”. Una calo doppio rispetto al dato complessivo, dunque.

Istat, a sud crollo dell’industria (-8,3%)

A Sud c’è stata una caduta verticale dell’industria (-8,3%) e dei servizi (3,1%), mentre solo l’agricoltura è riuscita in qualche modo ad arginare il crollo (-0,3%). A  Nel Nord-ovest invece – spiega l’istituto nazionale di ricerca statistica – le forti contrazioni del valore aggiunto registrate nel settore primario (-3,1%) e nell’industria (-3,3%) sono state in qualche modo somatizzate dall’aumento dell’1,1% nei servizi. Nel Nord-Est, la crisi si è fatta sentire soprattutto nel settore dell'industria (-3,4%), meno in quello terziario (-0,4%). L'agricoltura, al contrario, ha registrato un aumento del valore aggiunto del 4,7%. Nel Centro la diminuzione del valore aggiunto ha avuto intensità simili nei tre settori: -1,2% nel settore primario, -1,4% nell'industria e -1,5% nel terziario.

Pil, dai dati emerge un Paese spaccato a metà

A livello nazionale nel 2013 il dato sull'occupazione ha fatto segnare una diminuzione dell'1,9%. Sempre a Sud si registra la diminuzione più forte (-,5%), mentre nel Nord-ovest decisamente più contenuta (-0,3%), mentre Nord-est e Centro mostrano diminuzioni, rispettivamente, dell'1,6% e dell'1,2%. "Maggiori disparità territoriali si registrano per l'occupazione del settore industriale. Il calo è particolarmente pronunciato nel Mezzogiorno (-7,7%) e più contenuto nelle regioni del Centro (-0,7%). Nelle regioni del Nord la riduzione di occupazione nell'industria è pari a -3,5% nel Nord-est e a -2,9% nel Nord-ovest", annota ancora l'Istat.

180 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views