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Pietro, l’uomo sconosciuto all’Anagrafe e vissuto per 62 anni senza nessun documento

L’incredibile storia di un uomo che per 62 anni non è stato mai registrato all’anagrafe e non ha mai avuto un documento.
A cura di A. P.
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Per oltre 62 anni non ha avuto una vera identità né nessun documento di riconoscimento eppure è nato e ha sempre vissuto in Italia. Non è un film ma la vera storia di un uomo residente a Genova, Pietro, che per oltre mezzo secolo ha vissuto quasi senza identità perché completamente sconosciuto all'anagrafe. Come racconta Repubblica, l'uomo nella sua vita non ha mai avuto bisogno di un documento o un qualche tipo di registrazione eppure è andato a scuola, anche se per pochi anni, ha lavorato e pagato affitti, sempre in nero, ma non ha mai avuto uno straccio di certificato. Per una incredibile serie di avvenimenti di fatto il 62enne non ha mai avuto rapporti con la burocrazia e per lo stato era insistente. Non è stato mai fermato dalle forze dell'ordine e non ha mai sporto una denuncia, ma non ha neanche mai avuto un telefono intestato o un conto in banca. Di conseguenza non ha mai pagato le tasse, non avendo un codice fiscale, e non ha neanche fatto il militare essendo completamente inesistente. Per sua fortuna non ha mai avuto bisogno di un medico e non aveva mai messo piede in ospedale, almeno fino a qualche mese fa.

Proprio il bisogno di un dottore lo aveva spinto a recarsi in ospedale a Genova dove risiede. Solo qui qualcuno si è accorto che l'uomo non ha mai avuto documenti e inizia un lungo percorso a ritroso per trovare le sue origini. Per curarsi serve la carta d’identità, ma al comune non possono dargliela perché non è stato mai registrato nel capoluogo ligure. Pietro spiega di essere nato a Reggio Emilia così parte una richiesta ma la risposta è altrettanto sorprendente: nemmeno lì sanno chi sia. Viene interpellata così la banca dati dell’Ina (Indice nazionale delle anagrafi) dove sono inseriti tutti i residenti in Italia, ma anche da lì la risposta è una: quell’uomo non esiste.

"Ci siamo trovati di fronte una vicenda incredibile, anche noi in un primo momento stentavamo a credere che fosse vera" ha spiegato a Repubblica il responsabile dell'Anagrafe del Comune di Genova. Gli addetti a questo punto ne fanno una questione personale e insistono: convocano l'uomo per chiedere i dettagli e scoprono che non ha mai conosciuto il padre mentre la giovane mamma che aveva partorito in un ospedale di Reggio Emilia non lo poteva tenere e così lui aveva passato l'infanzia tra vari collegi. Si interroga allora l’archivio dell’ospedale dove si trova finalmente l'atto di nascita è si scopre che la mamma aveva dichiarato di vivere a Reggio Calabria. "L’ufficiale di stato civile aveva inviato l’atto a Reggio Calabria, dove diceva di vivere la madre, ma in realtà agli uffici dell’anagrafe locale risultava sconosciuta. Non risiedeva in quel comune" spiegano da Genova . La risposta però, non si sa come, non è mai tornata indietro e Pietro non è stato mai iscritto a nessuna anagrafe. Ora dopo 62 anni l'uomo ha ricevuto perla prima volta la sua prima carta d'identità.

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