Picchiava e voleva strangolare mamma, zii e nonni ultraottantenni: arrestato 31enne
Un'intera famiglia è stata letteralmente tenuta in "ostaggio" dalle violenze e prepotenze di un ragazzo di 31 anni: è accaduto a Umbertide, in provincia di Perugia, tra il 2014 e il 2016. Il giovane – con problemi di tossicodipendenza e abuso di alcol – era solito minacciare di morte e maltrattare la madre, gli zii e persino gli anziani nonni, tutti ultraottantenni: alcuni erano stati ripetutamente afferrati per il collo, in alcuni casi quasi strangolati con un asciugamano oppure letteralmente sbattuti su un divano, il tutto sfruttando l'isolamento e il silenzio della casa in campagna in cui abitavano ma soprattutto la minorata difesa delle vittime, molto anziane e quindi impossibilitate a opporsi ai frequentissimi abusi.
Ebbene, come racconta il quotidiano La Nazione ieri il 31 enne, nel frattempo sottoposto anche a una perizia psichiatrica che ha fatto emergere non poche problematiche, è stato condannato a 8 mesi di reclusione dal Gup Lidia Brutti. L'accusa aveva chiesto una condanna a 10 mesi per maltrattamenti in famiglia, considerando lo “sconto” sia per la scelta del rito abbreviato che per l’esito della perizia psichiatrica. Dalle indagini è emerso che, soprattutto nell'ultimo periodo, la situazione in casa della famiglia umbra era diventata ingestibile, al punto tale che era stato richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Ubriaco o sotto effetto di droghe, infatti, il 31enne quasi ogni giorno avrebbe costretto i parenti a subire violenze sia fisiche che psicologiche: dalle minacce di morte alle vere e proprie botte, passando per la distruzione di molte suppellettili che si trovavano in casa così “inducendo un crescente stato di sofferenza, prostrazione e timore”. Fino alla denuncia del 29 novembre 2016 e al seguente arresto dopo aver preso lo zio per il collo.