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“Picchiata mentre mangiava”, Bianca muore a 4 anni: sul suo corpo segni di abusi sessuali e botte

La piccola Bianca Godoy è morta la settimana scorsa in Argentina all’età di quattro anni. Sua madre e il compagno sono stati arrestati quando i medici hanno scoperto che sul corpo della bimba c’erano numerose lesioni: dalla successiva autopsia sono emersi segni di abusi sessuali, torture, morsi e botte.
A cura di Susanna Picone
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Bianca Godoy, una bambina di quattro anni, la settimana scorsa è morta a Canuelas, nella provincia di Buenos Aires, in Argentina. Dall’autopsia effettuata sul corpicino della piccola è emerso un quadro scioccante: la bambina era vittima di abusi sessuali e continue torture. È morta secondo i medici dopo aver ricevuto un forte colpo alla testa, forse mentre stava mangiando. Ciò avrebbe portato al soffocamento e all'arresto cardiaco. La madre della bambina, Viviana Roldan, e il compagno Federico Espinosa, hanno detto che la bimba si era sentita male in piscina ma i medici hanno subito notato che sul suo corpicino c'erano numerosi segni di violenza e ciò ha portato all'arresto della coppia. Entrambi, attualmente detenuti in carcere, secondo quanto riportato dai media locali non hanno voluto parlare di quanto accaduto. E quanto emerso dall'autopsia sul corpicino della bimba conferma che chi avrebbe dovuto proteggerla ha invece mostrato crudeltà sulla piccola già in passato. Sul corpo di Bianca, infatti, sono stati trovati “segni di abusi sessuali di lunga data”, lesioni varie, lividi, e anche segni compatibili con dei morsi. Secondo i medici, alla bambina legavano anche caviglie e polsi.

Il papà della bimba temeva maltrattamenti e stava cercando di ottenere la custodia della figlia – “Non possiamo credere a tanto male, non abbiamo mai pensato che la situazione fosse così seria e non possiamo credere che lei, come madre, abbia fatto tutto questo a Bianca”, è quanto ha dichiarato la zia materna della bambina, aggiungendo che da qualche tempo aveva perso i contatti con sua sorella, la quale impediva ai suoi familiari di vedere la figlia e si era trasferita senza dire nulla. A quanto emerso, il padre biologico della vittima aveva denunciato in passato presunti maltrattamenti e stava cercando di ottenere la custodia di sua figlia.

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