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Perugia: muore a 38 anni dopo un intervento alle emorroidi, la Procura dispone l’autopsia

Roberto Bordini, operaio di 38 anni, è deceduto sei giorni dopo quello che sembrava essere un banale intervento all’ospedale Pantalla. La procura di Spoleto ora indaga per omicidio colposo. La famiglia ha presentato un esposto ai carabinieri: “Vogliamo sapere la verità”.
A cura di Biagio Chiariello
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 “Era un ragazzo di 38 anni sanissimo, che non fumava, non beveva, non aveva nessuna patologia, e donava persino il sangue, non può entrare in ospedale per un intervento chirurgico di routine e non uscire più”. È lo sfogo del cognato di Roberto Bordini, Ezio Galletti, ai cronisti fuori dalla caserma dei carabinieri di Spoleto dove, insieme alla sorella, si è recato per presentare un esposto per chiedere che vengano chiarite le circostanze che hanno portato alla morte del parente, padre di una bambina di appena un anno. Il 38enne è deceduto venerdì scorso in una camera dell’ospedale di Pantalla, dopo essere stato operato alle emorroidi. Il pm spoletano Michela Petrini vuole ora capire se ci sia un nesso tra la morte e quanto effettuato dai medici nel corso della degenza.

Bordini aveva iniziato ad avere dolori subito dopo l'intervento al polo ospedaliero della Media Valle del Tevere. L’operazione sembrava riuscita, come ammesso dallo stesso paziente. Ma pian piano le sue condizioni sono peggiorate. L’uomo è arrivato soffrire di dolori lancinanti. Tanto che, il giorno prima del tragico decesso, era stato sottoposto ad un esame. Venerdì gli sarebbe salita la febbre e, in serata, avrebbe perso conoscenza. Inutili i tentativi di rianimazione messi in atto dai medici presenti al momento del fatto. La Procura di Spoleto ha aperto un fascicolo d’iniziativa per omicidio colposo. Il riscontro diagnostico che avrebbe dovuto essere eseguito ieri, è stato quindi bloccato e adesso sarà il sostituto procuratore Michela Petrini a disporre l’esame autoptico, effettuata nei termini di legge, verosimilmente dopo la prevedibile iscrizione nel registro degli indagati (anche in ottica garantista) dei medici che hanno trattato il caso di Bordini.

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