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Perugia, due fratelli trovati morti in casa: erano a letto in pigiama, disposta l’autopsia

Il drammatico ritrovamento a Nocera Umbra, comune nella provincia di Perugia. Due fratelli di 64 e 69 anni sono stati trovati morti nella loro casa. A chiedere aiuto è stata la badante che come ogni mattina è arrivata nella casa trovando però la porta chiusa. L’autopsia chiarirà le cause del decesso.
A cura di Susanna Picone
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Due fratelli sono stati trovati morti nella loro casa di Nocera Umbra, comune nella provincia di Perugia. Erano distesi sul letto, già privi di vita, ancora in pigiama. A trovarli sono stati i vigili del fuoco, intervenuti sul posto insieme a carabinieri e 118 dopo l’allarme lanciata dalla badante dei due uomini che al mattino ha trovato la porta della loro casa chiusa dall’interno. Le vittime avevano sessantaquattro e sessantanove anni: pensionati e non sposati, vivevano da soli e pare avessero entrambi problemi di salute. Uno dei due, il più grande, era costretto a letto da quando aveva avuto un ictus. L’altro, invece, aveva soprattutto problemi di diabete. Ad aiutarli c’era appunto la badante che rimaneva con loro dalla mattina alla sera. Quando la donna si è recata di nuovo, ieri mattina, nell’abitazione ha trovato la porta chiusa a chiave dall’interno e non aperta come accadeva di solito. È ancora mistero sulle cause della morte anche se – è quanto emergerebbe dalle indagini condotte dai carabinieri – al momento l’ipotesi più accreditata è quella di cause naturali per entrambi, di un malore che potrebbe aver colpito uno dei pensionati e poi che anche l'altro possa essersi sentito male.

L’autopsia chiarirà le cause del decesso – Sui due corpi è stata disposta l’autopsia che appunto aiuterà a capire le cause del decesso. Subito esclusa l’ipotesi che in quella abitazione di Nocera Umbra possano essere entrati malviventi e dunque l’ipotesi di una rapina finita male. Il medico legale non ha infatti trovato sui corpi dei due fratelli alcun segno di violenza. Nella casa non sono state individuate neppure fonti di monossido di carbonio. Secondo quanto si legge sui quotidiani locali, i due fratelli – il sessantanovenne era stato il tassista di Nocera Umbra mentre l’altro aveva lavorato nella Comunità montana –  avevano perso i genitori da non molto tempo e questo episodio, unito alle difficoltà fisiche degli ultimi tempi per entrambi, inizialmente non aveva fatto scartare neppure l’ipotesi di un duplice suicidio.

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