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Perugia, denunciata una cartomante: ha incassato 4 milioni in nero in 4 anni

Secondo la Guardia di Finanza di Perugia la cartomante disponeva di una “vera e propria organizzazione imprenditoriale” con base nel capoluogo umbro. Tra i casi al centro dell’indagine quello di un uomo afflitto da problemi sentimentali che è arrivato a darle oltre 240.000 euro. Denunciata per evasione fiscale e truffa.
A cura di Susanna Picone
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Una cartomante è stata denunciata a piede libero per evasione fiscale e un caso di truffa. Secondo la Guardia di Finanza di Perugia, la donna ha incassato oltre quattro milioni di euro nel giro di quattro anni completamente in nero. Le Fiamme Gialle hanno accertato che la cartomante disponeva di una “vera e propria organizzazione imprenditoriale” con base nel capoluogo umbro, dove risiede.  Da quanto emerso per portare avanti i suoi affari la donna gestiva un vero call center con più di dieci operatori. Ad affidarsi alle sue "previsioni" la clientela più disparata. Tra i casi al centro dell'indagine del gruppo della Guardia di Finanza c’è ad esempio quello di un uomo afflitto da problemi sentimentali che è arrivato a dare alla presunta veggente oltre 240.000 euro. Una massaia residente nel centro Italia, invece, secondo quanto emerso nel corso delle indagini in soli tre anni – in un suo periodo di malessere personale – avrebbe pagato circa 300.000 euro.

Sequestro preventivo delle somme evase – In un altro caso la cartomante avrebbe anche minacciato una cliente di malocchi e malefici se non avesse pagato per i riti propiziatori compiuti con la collaborazione di un altro sedicente mago. E ancora, gli uomini della Guardia di Finanza del comando provinciale di Perugia – guidato dal colonnello Dario Solombrino – hanno accertato altri casi di versamenti pari a 60-70000 euro per consigli o per tentare di riconquistare l'amore della propria vita. Flusso di denaro documentalmente ricostruito dalla Finanza. Il gip ha già disposto il sequestro preventivo delle somme ritenute evase, nelle quali sono ricomprese le quote di sei società e due immobili ad esse riconducibili. A carico della donna è stata formalizzata in un solo caso l'accusa di truffa in quanto tutte le altre centinaia di persone sentite hanno scelto di non sporgere denuncia per questo reato.

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