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Perse i genitori a Rigopiano: i soldi delle donazioni per il piccolo Samuel ancora bloccati

Per questioni burocratiche i 137mila euro di donazioni per il piccolo Samuel Di Michelangelo, rimasto orfano nella tragedia dell’hotel di Farindola, rimangono bloccati nel conto corrente aperto dal Comune di Osimo.
A cura di Antonio Palma
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Da quel tragico giorno del gennaio scorso quando rimase per ore sotto le macerie dell’hotel Rigopiano distrutto da una valanga prima di essere salvato dai soccorsi, la vita del piccolo Samuel Di Michelangelo è cambiata per sempre. Scampato miracolosamente al dramma di Farindola, costato la vita a 29 persone, il bambino di 7 anni infatti nella tragedia perse entrambi i genitori: il papà Domenico detto Dino, poliziotto, e la madre Marina Serraiocco. Al suo fianco però, fin dal primo momento, ha trovato la famiglia ma anche l'affetto e il sostegno di tanti sconosciuti che hanno voluto dare un mano per il suo futuro anche a livello economico.

Per il piccolo Samuel infatti a migliaia da tutta Italia hanno voluto dare i loro contributo con donazioni fatte convergere su un conto corrente aperto dall'amministrazione comunale di Osimo, in provincia di Ancona, città in cui il bimbo risiedeva coi genitori. Su quel conto, come dichiarato dal comune, sono arrivati oltre 137mila euro. Una somma consistente di cui però il bimbo al momento non ha visto nemmeno un centesimo. I soldi infatti da mesi sono bloccati sul quel conto pupillare i cui movimenti devono essere autorizzati dal giudice del tribunale dei minori.

Secondo l'amministrazione comunale, il problema sarebbe di origine burocratica visto che senza l'ok del giudice che deve nominare un tutore definitivo del piccolo i soldi sono inutilizzabili. "Ci siamo rivolti al giudice per capire come comportarci e appena arriverà la sua risposta verseremo i soldi nel conto. Tutti possono stare tranquilli che quella cifra non sarà usata per altro. Se l’operazione fosse stata così facile avremmo già versato la somma", ha spiegato il primo cittadino di Osimo,  Simone Pugnaloni.

"Un tutore provvisorio di Samuel, riconfermato dal giudice, c’è già, anzi c’è sempre stato, ed è il sottoscritto”, ha replicato però lo zio di Samuel, Alessandro Di Michelangelo, fratello di Domenico, che dopo i fatti tragici di Rigopiano ha preso in custodia il piccolo insieme ai nonni.  "Si sta ora semplicemente attendendo  che si assegni il fascicolo al nuovo giudice tutelare di competenza con cui andrò ad interfacciarmi" ha spiegato l'uomo, anche lui poliziotto.

Il fascicolo del piccolo Samuel infatti dal giugno scorso è passato dal tribunale di Ancona a quello di Chieti, dove ora il piccolo vive e si attende l'ok del nuovo giudice. Samuel dopo la tragedia non è più tornato a Osimo nemmeno per terminare il primo anno alla primaria ma è stato preso in carico da zii e nonni  a Chieti, terra di origine dei genitori, dove ha ricominciato la sua vita.

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