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Per un furto rinchiusa nel carcere maschile, Trans denuncia: “Stuprata migliaia di volte”

La drammatica denuncia di una trans australiana rinchiusa per anni in un carcere maschile di Brisbane dove sarebbe stata violentata migliaia di volte.
A cura di A. P.
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Violentata quasi tutti i giorni e a volte anche da più persone nella stessa giornata per anni all'interno del carcere in cui era stata rinchiusa. È il drammatico racconto di una transgender australiana che dopo oltre un ventennio da quei fatti ha deciso di rivelare quanto subìto in un istituto penitenziario australiano. Tutto ebbe inizio quando venne fermata  e arrestata dalla polizia per un furto d'auto commesso poco prima. Nonostante il suo aspetto fosse chiaramente femminile perché stava assumendo ormoni e da tempo si era dichiarata donna, la trans venne rinchiusa in un carcere maschile, il Boggo Road Prison di Brisbane, a causa dei suoi documenti che la identificavano come un maschio.

Nella prigione però inizia l'incubo, la trans viene messa in cella con altri uomini dagli agenti, incuranti dei pericoli che poteva correre. Secondo il suo racconto al News.com.au, fin dai primi giorni molti uomini la minacciano e le chiedono rapporti sessuali in cella fino ad aggredirla fisicamente e a violentarla. I rapporti sessuali poi diventeranno quasi una routine perché la notizia viaggia velocemente attraverso la prigione e alla fine la vittima si vede costreta a cedere senza resistere per paura di subire violenze ancora più gravi o anche di essere uccisa dopo le minacce esplicite di molti detenuti. Le violenze sarebbero proseguite anche quando è stata rinchiusa in un cella per detenuti che avevano bisogno di protezione. Brutalità che poi si è portata dietro per tutta la vita vivendo nella paura per decenni.

La vittima infatti per lunghi anni è stata perseguitata da flashback e ricordi drammatici per le cose inquietanti che ha vissuto in prigione e ha faticato moltissimo a ritrovare una sua collocazione nella società. Ancora oggi la trans si chiede il perché sia stata gettata tra un branco di uomini e pur ammettendo di aver sbagliato rubando, ribadisce che avrebbe dovuto essere trattata come una donna.  Nel corso della sua vita è stata anche in altre carceri australiane ma Boggo per lei è stata la peggiore. "È stato l'inferno sulla terra, era come se fossi morta" ha raccontato, aggiungendo: "Sono stata etichettata come prigioniero ad alto rischio perché ho cercato di scappare tre volte. Questo ha significato stare  in cella con i prigionieri più violenti, ma io non stavo scappando dal carcere ma dalla violenza sessuale" ha concluso.

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