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Per trascorrere la notte in spiaggia col fidanzato si inventa uno stupro, 31enne nei guai

Una ragazza marchigiana per giustificare la notte trascorsa in spiaggia a Cattolica col fidanzato è andata dai carabinieri e ha denunciato uno stupro di gruppo. È stata denunciata per simulazione di reato.
A cura di Susanna Picone
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Ha trascorso la notte in spiaggia a Cattolica, nella provincia di Rimini, insieme al fidanzato ma, una volta tornata a casa all’alba, una giovane di trentuno anni nata a Pesaro e residente a Vallefoglia ha pensato di dover trovare una scusa per giustificarsi con i genitori per la sua prolungata assenza. E quindi ha pensato di dire che era stata vittima di una violenza sessuale. Nel suo racconto, addirittura la trentunenne avrebbe detto di aver subito quella notte uno stupro di gruppo da parte di quattro persone. Una “bugia” per coprire la serata trascorsa in spiaggia che le è costata una denuncia per simulazione di reato da parte dei carabinieri di Cattolica.

La ragazza voleva solo trovare una scusa coi genitori – Secondo la ricostruzione dei quotidiani locali, la vicenda risale al 25 aprile scorso quando la giovane si era presentata dai militari in caserma raccontando di essere stata stuprata da un gruppo di giovani non meglio identificati. Ai carabinieri la trentunenne marchigiana aveva raccontato di aver partecipato all’evento sulla spiaggia di Cattolica e che poi, nel cuore della notte, era stata aggredita e stuprata da un gruppo di persone. I successivi accertamenti dell'Arma hanno però rivelato che il racconto era frutto dell'invenzione della ragazza, che appunto voleva solo trovare il modo per evitare di raccontare ai familiari di aver trascorso l'intera notte con il fidanzato.

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