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Per la prima volta Papa Francesco proclama santi anche due coniugi

Si tratta di Ludovico Martin e Maria Azelia Guerin, genitori di Santa Teresa di Lisieux.
A cura di Antonio Palma
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Per la prima volta nella storia della chiesa cattolica proclamati santi anche due coniugi. Con la consueta formula canonica pronunciata nella messa domenicale in Piazza San Pietro, Papa Francesco infatti oggi ha proclamato santi quattro beati tra cui proprio i coniugi Ludovico Martin (1823-1894) e Maria Azelia Guerin (1831-1877). L'evento è ancora più straordinario se si pensa che i due canonizzati sono i genitori di un'altra santa: Santa Teresa di Lisieux, morta di tubercolosi a 24 anni nel 1897 e già canonizzata nel 1925. Secondo la motivazione ufficiale del Vaticano, entrambi i membri della coppia sono autori di due miracoli accertati dalla chiesa. Il percorso di beatificazione dei due ebbe inzio sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, nel 1994, per la "straordinaria testimonianza di spiritualità familiare" che i due hanno dimostrato insieme durante la loro vita.

La coppia durante il matrimonio ebbe nove figli, di cui 4 morti durante l’infanzia, mentre le altre cinque divennero tutte monache. "Non avremmo santa Teresa di Gesù Bambino senza questi genitori. Trasmisero la fede ai figli, l'impegno delle missioni, della preghiera, la vita dei sacramenti. È una cosa veramente ammirevole, la fede di questi due genitori, l'amore che hanno avuto per la Chiesa, l'ascolto che questi genitori prestavano alla dottrina, ai precetti della Chiesa. Teresa stessa parla del papà e della mamma, definendoli i suoi incomparabili genitori" spiegò il postulatore della loro causa durante la celebrazione di beatificazione dei coniugi Martin

"Li iscriviamo nell'Albo dei Santi stabilendo che in tutta la Chiesa siano devotamente onorati tra i Santi" ha scandito invece oggi Papa Francesco in Piazza San Pietro poco prima che le reliquie dell'orologiaio Ludovico Martin e della merlettaia Maria Azelia Guèrin fossero portate all'altare. Nello stesso rito il Papa ha proclamato santi anche il sacerdote cremonese don Vincenzo Grossi (1845-1917), fondatore dell'Istituto delle Figlie dell'Oratorio; e la suora spagnola Maria dell'Immacolata Concezione (1926-1998), religiosa che è stata superiora generale della Congregazione delle Sorelle della Compagnia della Croce. Alla messa erano presenti per l'Italia il ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, e l'ambasciatore presso la Santa Sede, Daniele Mancin, mentre la delegazione francese è stata rappresentata dal ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve e quella spagnola dal ministro dell'Interno Jorge Fernandez Diaz.

Papa: "L'arrivismo del potere incompatibile con la fede cristiana"

Durante l'omelia duro monito di Bergoglio contro l'arrivismo. "C'è incompatibilità tra un modo di concepire il potere secondo criteri mondani e l'umile servizio che dovrebbe caratterizzare l'autorità secondo l'insegnamento di Gesù" ha affermato infatti Papa Francesco durante la messa di canonizzazione dei nuovi santi, aggiungendo: "C'è incompatibilità tra ambizioni, arrivismi e sequela di Cristo. Incompatibilità tra onori, successo, fama, trionfi terreni e la logica di Cristo crocifisso". Al contrario c'è invece compatibilità – tra Gesù esperto nel patire e la nostra sofferenza. La sua gloria non è quella dell'ambizione o della sete di dominio, ma è la gloria di amare gli uomini, assumere e condividere la loro debolezza e offrire loro la grazia che risana, accompagnare con tenerezza infinita il loro tribolato cammino" ha sottolineato il Pontefice, concludendo: "Gesù ci invita a cambiare mentalità e passare dalla bramosia del potere alla gioia di scomparire e servire; a sradicare l'istinto del dominio sugli altri ed esercitare la virtù dell'umiltà".

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