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Per 5 anni gli cola il naso: pensa a un raffreddore, ma in realtà perdeva liquido cerebrospinale

Greg Phillpotts, del North Carolina, per cinque lunghi anni ha avuto un fastidioso problema al naso. Ha pensato di essere allergico a qualcosa o di soffrire di bronchite dato che in qualsiasi momento della sua giornata gli poteva colare il naso, ma in realtà perdeva liquido cerebrospinale. È stato necessario un intervento.
A cura di Susanna Picone
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Un uomo che si chiama Greg Phillpotts ha parlato all'emittente Abc di una particolare situazione che negli ultimi cinque anni gli ha creato non pochi problemi. A Greg, di Johnston County in North Carolina, capitava spesso di avere quello che pensava inizialmente fosse un normale raffreddore. Per cinque lunghi anni ha creduto di essere allergico a qualcosa o di soffrire di bronchite dato che in qualsiasi momento della sua giornata gli poteva colare il naso. E, complici anche le diagnosi sbagliate dei medici, per tutto questo tempo non ha capito qual era il vero problema. E cioè che quello che gli colava dal naso era fluido cerebrospinale e per questo doveva essere operato. “Poteva succedere ovunque – ha raccontato l’uomo ai giornalisti – sull’aereo o mentre cucini: una volta ho rovinato la cena del Ringraziamento”. “Non facevo altro che infilarmi fazzoletti nel naso, poi però da febbraio la situazione è peggiorata e non riuscivo più a dormire, tossivo tutta la notte”, ha continuato. Solo di recente Phillpotts, tornato in ospedale, ha ottenuto la diagnosi esatta: perdita di liquido cerebrospinale.

Necessario un intervento chirurgico – “Si tratta – ha spiegato il dottor Alfred Iloreta, del Mount Sinai Hospital di New York – del fluido che circonda il cervello, serve a proteggerlo, ad attutire il contatto con le pareti del cranio da shock, traumi, colpi”. Quindi Phillpotts è stato sottoposto a un intervento di chirurgia mini-invasiva che dovrebbe aver risolto il problema. I medici hanno spiegato che il paziente è stato anche molto fortunato dato che spesso questa rara condizione comporta anche la perdita dell’udito e la meningite. “Vengono chiamate infezioni ascendenti – ha spiegato il medico – i batteri risalgono dal naso al cervello provocando meningiti”.

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