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Per 3 anni non consegna la posta, in casa 400 Kg di lettere: “Non mi pagavano abbastanza”

Il 33enne dipendente di una società di poste privata scoperto per caso durante un controllo stradale: in macchina aveva decine di lettere indirizzate a privati ed enti.
A cura di Antonio Palma
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Per anni avrebbe finto di consegnare lettere ai destinatari nell'ambito del suo lavoro come  dipendente di una società di poste privata ma in realtà ne faceva sparire la maggior parte, nascondendo buste e lettere in casa dove aveva accumulato oltre 400 chilogrammi di posta, probabilmente con l'intenzione di distruggerla un po' alla volta. Così avrebbe continuato a fare indisturbato se non fosse stato intercettato per caso dai carabinieri durante un normale controllo stradale  durante il quale i militari dell'Arma hanno scoperto decine e decine di lettere stipate nella sua vettura.

È quanto accaduto nel Torinese dove il protagonista della storia, un 33enne residente a Poirino, nella città metropolitana di Torino, è stato denunciato per sottrazione ed appropriazione indebita di corrispondenza e porto abusivo di armi. In macchina, oltre a settanta lettere da recapitare a diversi privati ed enti, infatti, è stato rinvenuto anche un coltello a serramanico con una lama di 20 centimetri. Nella successiva perquisizione in casa si è scoperto che la corrispondenza accumulata era molta di più: quasi mezza tonnellata di invii postali tra lettere di banche, estratti conto e bollette telefoniche. Ai militari che gli chiedevano spiegazioni per tutta quella corrispondenza, l'uomo ha spiegato di essere stato dipendente di una ditta di poste private dal  2014 al 2016 ma di aver iniziato ad accumulate le lettere perché non lo pagavano abbastanza.

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