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Pensioni, perché il cumulo gratuito per i professionisti non è ancora attivo

Ancora uno stallo per lo sblocco delle pensioni: il cumulo gratuito dei contributi, che dovrebbe essere operativo dal 2017, tarda ad arrivare. L’Inps e le casse di previdenza degli ordini professionali si rimpallano la responsabilità per il pagamento di 65 euro, soldi necessari per i costi di gestione della pratica.
A cura di Annalisa Cangemi
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Esattamente un mese fa sembrava essersi sbloccata definitivamente la lunga trattativa avviata nel 2017 tra Inps e Adepp, cioè l'Associazione Casse private, che si era conclusa con la firma della convenzione quadro da parte dei due enti: per i professionisti il cumulo gratuito dei contributi versati ad enti differenti sembrava ormai realtà. Il passaggio successivo previsto sarebbe stato poi la forma degli accordi tra l'Istituto di previdenza e le singole casse professionali.

"Stimiamo che siano circa 700mila i lavoratori non pensionati interessati al provvedimento. Si tratta di lavoratori di ogni fascia d'età, ma coloro che hanno più di 60 anni sono circa 70mila", aveva dichiarato Tito Boeri, presidente dell'Inps. Sempre un mese fa Boeri aveva annunciato che sarebbero serviti solo dieci giorni per analizzare le prime 5mila domande. In questo contesto però il processo sembra essersi arrestato ancora, e questa volta sembra che la posta in gioco riguardi solo 65 euro, che equivalgono al costo di gestione della pratica. Per l'Inps il pagamento di questa somma spetta: "agli enti coinvolti nella liquidazione in misura proporzionale alle rispettive quote di pensione erogate". Secondo l'Adepp invece i 65 euro dovrebbero essere a carico dell’Inps perché lo "Stato ha riconosciuto proprio all’Inps un maggior finanziamento che, a regime, raggiungerà l’importo di 89 milioni di euro all’anno". L’Inps dal canto suo spiega però che quel finanziamento non serve a gestire le pratiche ma a coprire i "maggiori oneri di spesa previdenziale", cioè le pensioni in più da pagare. E finora il rebus non è stato risolto, generando di fatto ritardi nel pagamento delle pensioni.

Per l'Empam, l'Ente di previdenza dei medici e dei dentisti, la questione è chiara: "Da oggi ci sono tutte le condizioni perché si paghino le pensioni a chi ha fatto domanda", ha detto il presidente Alberto Oliveti, numero uno dell'Adepp, in un messaggio indirizzato ai vertici degli Ordini dei "camici bianchi". "L'Inps – scrive – ha richiesto alle Casse di pagare presunti maggiori oneri gestionali (fino a 65 euro a pratica), ma questa è una vicenda che riguarda esclusivamente i rapporti tra l'Istituto pubblico e gli Enti di previdenza privati e, pertanto, potrà esser risolta in separata sede, senza che i pensionati subiscano alcun ulteriore ritardo". Proprio lo scorso lunedì "l'Enpam, così come le altre Casse del professionisti, ha firmato la convenzione sul cumulo e l'ha inviata all'Inps per la controfirma: il testo, nell'interesse dei pensionandi, è stato scritto in modo che si possa dare subito corso alle pratiche. Non c'è, quindi, alcuna ragione – sottolinea Oliveti – affinché l'Inps non cominci a mettere in pagamento le pensioni". La lettera si chiude evidenziando che "le Casse dei professionisti, a differenza dell'Inps, non ricevono finanziamenti da parte dello Stato per pagare i maggiori oneri derivanti dal cumulo, né può metterli a carico degli iscritti come invece chiede l'Istituto pubblico. Peraltro, il cumulo trae riferimento dalla totalizzazione che per prassi ultradecennale, non prevede questi costi".

Il commento di Boeri

Sulla questione è intervenuto anche lo stesso Boeri: "mi auguro che prevalga la ragionevolezza tra le Casse e si giunga ad un accordo. Noi lo stiamo cercando in tutti i modi. Soprattutto non vogliamo che siano i lavoratori con carriere mobili a pagare lo scotto di questo. Devo dire che noi abbiamo sempre cercato di fare più in fretta possibile" – ha aggiunto – "basta soltanto che ci sia l'ok delle casse: noi siamo pronti, abbiamo fatto tutto anche sul piano procedurale. La piattaforma digitale è in funzione. Noi, nel momento in cui sottoscrivono la convenzione, siamo pronti ad erogare anche domani", ha concluso.

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