Pensionato tedesco: “Ho scoperto dove sono le bombe atomiche di Hitler”
Peter Lohr aveva solo pochi mesi quando finì la Seconda Guerra Mondiale: di quel sanguinoso conflitto non conserva nessun ricordo nitido, ma della storia più recente della Germania, a partire dalla Guerra Fredda, è un grande appassionato e cultore. Oggi Peter è un pensionato e da tempo, per mantenere viva la memoria, si dedica alla ricerca di reperti, cimeli e documenti risalenti alla Germania nazista. Il suo lavoro negli anni si è rivelato spesso prezioso e minuzioso, ma all'età di 71 anni l'uomo potrebbe aver fatto la scoperta della vita: quella delle nucleari custodite nei bunker sotterranei della Jonas Valley, in Turingia, nella Germania centrale.
Le ricerche di Peter Lohr hanno avuto inizio a Ohrdruf, nei pressi di Weimar, dove sorgeva un importante campo di lavoro nazista liberato dall'esercito americano il 4 aprile 1945. L'uomo, con l'aiuto di un georadar e della tecnologia 3D, ha scansionato il terreno centimetro dopo centimetro. Le rilevazioni potrebbero avere conseguenze importantissime e aprire un nuovo capitolo nella storia della Seconda Guerra Mondiale e della Germania Nazista: il 71enne, di professione ingegnere, sostiene infatti di aver trovato nel sottosuolo cinque oggetti di grandi dimensioni e che avrebbero le sembianze di bombe atomiche.
A quanto pare le ricerche di Peter Lohr si sono arenate: l'uomo, intervistato dal quotidiano tedesco Build, ha infatti riferito di non aver ottenuto dalle autorità le autorizzazioni necessarie per proseguire i suoi studi e appurare la natura di quei cinque misteriosi oggetti. In attesa di fare chiarezza il pensionato ha ricordato come i prigionieri del campo fossero a lungo stati impiegati nella realizzazione di profondi tunnel che vennero poi abbandonati dopo la liberazione da parte degli Alleati. Se la scoperta dell'uomo dovesse essere confermata gli storici di tutto il mondo non potrebbero che esultare.
