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Pensano sia un’infezione all’orecchio ma è meningite: bimba di 10 anni muore nel giro di 72 ore

Abbigayle Dipietro è morta nel giro di tre giorni a causa di una forma aggressiva di meningite batterica che i medici avevano inizialmente scambiato per una infezione all’orecchio. La piccola, di soli 10 anni, era stata portata al pronto soccorso a causa di forti dolori all’orecchio, poi la situazione è precipitata: “Il suo sogno era quello di diventare un veterinario. Era l’anima più pura che abbia mai conosciuto”.
A cura di Ida Artiaco
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Abbigayle Dipietro, 10 anni (Facebook).
Abbigayle Dipietro, 10 anni (Facebook).

Per i medici era una banale infezione all'orecchio, ma Abbigayle Dipietro, bimba di 10 anni di Fort Wayne, Indiana, Stati Uniti, è morta tre giorni dopo quella diagnosi per una forma aggressiva di meningite batterica. La bambina, stando a quanto hanno raccontato i genitori alla stampa locale, era stata portata al pronto soccorso a causa di forte mal di orecchio. Il personale sanitario non era preoccupato, anzi i dottori hanno rassicurato la famiglia di Abbigayle dicendo che non era nulla di preoccupante. Ma nel giro di qualche ora la situazione è precipitata: la piccola ha cominciato a vomitare e ad avere febbre alta, finché non ha perso i sensi ed è entrata in coma.

Quando i medici hanno capito che si trattava di meningite era già troppo tardi. Abbigayle è morta lo scorso martedì, lasciando la sua famiglia nel dolore. In alcuni casi, il mal d'orecchio può essere un sintomo precoce di questa patologia. "Il suo sogno era quello di diventare un veterinario – ha scritto la mamma, Tasha Dipietro-Anderson, in un lungo post pubblicato sul proprio profilo Facebook per ringraziare quanti hanno avuto un pensiero per la figlia -. Era una colorata e unica. Di certo, l'anima più pura che abbia mai conosciuto". Intanto, nella scuola frequentata dalla bambina è scoppiato il panico contagio, ma il responsabile del dipartimento di salute pubblica della contea di Elkhart ha rassicurato insegnanti, famiglie e studenti che non c'è alcun pericolo. Intanto, la famiglia ha annunciato che intenderà portare il caso in tribunale.

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