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Pavia: 30 Writers indagati anche grazie ad agenti infiltrati su Facebook

Gli agenti hanno creato falsi profili facebook per avvicinare i writers, gran parte minorenni che amavano postare le foto delle loro imprese sui social network.
A cura di Antonio Palma
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Trenta persone indagate tra cui moltissimi minorenni, decine di perquisizioni e diversi sequestri di materiale, sono i numeri dell'operazione "Clean City" scattata alle prime luci dell’alba di oggi a Pavia contro i writers della città responsabili secondo le accuse di numerosi atti di "vandalismo grafico che hanno arrecato danni economici e al decoro della città". Un'operazione in grande stile delle forze dell'ordine che ha visto coinvolti più di cento agenti tra Polizia Locale del Comune di Pavia, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza. Altrettanto in grande l'inchiesta che ha portato alle denunce dei graffitari con un'operazione partita circa otto mesi fa. Gli agenti infatti hanno prima raccolto in un database i murales o le semplici scritte con lo spray comparse sui muri di Pavia e poi hanno creato falsi profili facebook spacciandosi per writers e stringendo amicizia con questi. Gli inquirenti infatti hanno puntato molto sul fatto che spesso i ragazzi autori dei disegni amano raccontare le loro imprese sui social network attraverso foto e video. Gli agenti “infiltrati” hanno raccolto tutto questo materiale fotografico in un dossier presentato alla procura della repubblica che oggi ha autorizzato le perquisizioni. Tra gli indagati molti minori che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Milano, mentre gli altri sono stati denunciati a quella ordinaria presso il Tribunale di Pavia.

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