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Parte la pace fiscale: quando e come pagare

Parte da subito la pace fiscale: un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate chiarisce tutti i dubbi in merito all’adesione alla definizione agevolata, spiegando quali tipi di atti rientrino nella misura. L’Agenzia spiega anche quali sono la scadenze dei pagamenti e come è possibile effettuarli.
A cura di Stefano Rizzuti
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La pace fiscale parte da subito. A meno di un mese dall’approvazione del decreto fiscale su cui si è aperto lo scontro nel governo, l’Agenzia delle Entrate fornisce tutte le informazioni riguardanti il pagamento agevolato per i tributi e le imposte non pagati dai contribuenti senza interessi e senza sanzioni. Con il provvedimento del direttore dell’Agenzia si ricorda che rientrano nella definizione agevolata gli atti notificati entro il 24 ottobre – data di entrata in vigore del decreto – “non impugnati e ancora impugnabili”. Sono esclusi dalla definizione agevolata gli importi per sanzioni amministrative, interessi ed eventuali accessori, come le spese di notifica. L’agevolazione si applica agli atti del procedimento di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate o dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Cosa rientra nella pace fiscale

Nella definizione agevolata rientrano gli avvisi di accertamento e gli avvisi di rettifica e di liquidazione notificati al contribuente fino al 24 ottobre e non impugnati e non ancora impugnabili. Vale anche per gli atti di recupero dei crediti indebitamente utilizzati e notificati sempre entro il 24 ottobre. Sono ammessi anche gli inviti al contraddittorio che contengono maggiori imposte e per i quali non è stato perfezionato l’avviso di accertamento.

Come si paga

Per il pagamento non sono necessarie comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Si paga l’importo per intero o a rate tramite il modello F24. Poi, entro dieci giorni, si deve portare la quietanza in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, in modo tale che l’ufficio sappia che non deve più contattare il contribuente. Il contribuente può anche pagare la semplice sanzione e deve, in tal caso, comunicarlo o tramite raccomandata A/R o all’indirizzo Pec dell’ufficio competente. Dichiara quindi di voler perfezionare il procedimento di accertamento con gli stessi termini previsti per il versamento.

Quando si paga

Le scadenze dei pagamenti sono diverse in base al tipo di agevolazione. Per quanto riguarda gli avvisi di accertamento, di rettifica, di liquidazione, gli atti di recupero e per gli inviti al contraddittorio il termine è il 23 novembre 2018. Per gli accertamenti con adesione, ovvero quando il contribuente ha presentato istanza per discutere col Fisco, la scadenza è invece fissata al 13 novembre. Per chi decide di pagare a rate c’è la possibilità di arrivare a un massimo di venti rate trimestrali di pari importo. Le rate successive alla prima devono essere versate entro l’ultimo giorno di ciascun trimestre e per ogni singolo atto serve un diverso modello F24.

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