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Parte il Letterature Festival di Roma: ecco cosa accadrà in questa XIV edizione

Manca poco ormai all’inizio del Letterature Festival di Roma: tredici serate fitte di appuntamenti e ospiti imperdibili, nazionali e internazionali, scrittori esordienti e grandi classici. Ecco nel dettaglio cos’è il Letterature Festival.
A cura di Federica D'Alfonso
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Dal 9 al 13 giugno si svolgerà la XIV edizione del Letterature Festival Internazionale di Roma, ideato e diretto da Maria Ida Gaeta, responsabile della Casa delle Letterature di Roma. Tredici serate fra piazza del Campidoglio e la Casa delle Letterature grazie all'importantissimo contributo di Istituti culturali stranieri e della Federazione Unitaria Italiana Scrittori. Nonostante un budget dimezzato, il festival, giunto alla sua XIV edizione, mantiene la sua tradizionale formula: numerosi autori fra i quali Robert McLiam Wilson, Matthew Thomas, Tommy Wieringa e Katja Petrowskaja. E non solo: Marco Missiroli, Vinicio Capossela e Concita De Gregorio, fra gli italiani.

“Cosa resta da fare alla letteratura”, questo il tema proposto agli autori: parafrasando un famoso intervento di Umberto Saba, il Festival si propone di affrontare, attraverso la voce stessa degli scrittori, il delicato rapporto che soprattutto al giorno d'oggi sussiste fra la letteratura e la realtà. A cosa, in un mondo come il nostro, può servire fare di quest'arte la propria vita? E ancora, come e con quali forme la letteratura deve parlare? Nel 1911 Saba aveva scritto che "ai poeti resta da fare la poesia onesta": chi non fa versi per il bisogno sincero di aiutare col suo ritmo l'espressione della passione,

ma ha intenzioni bottegaie o ambiziose, e pubblicare un libro per lui è come urgere una decorazione o aprire un negozio, non può nemmeno immaginare quale tenace sforzo dell'intelletto, e quale disinteressata grandezza d'animo occorra per resistere ad ogni lenocinio, e mantenersi puri ed onesti di fronte a se stessi.

La rassegna partirà con l'inaugurazione di una mostra fotografica, tratta dall’antologia curata da Goffredo Fofi  e intitolata “Il racconto onesto”: testi di sessanta scrittori e reportage di undici fotografi italiani, che si alterneranno per cercare di spiegare come si possa oggi vivere ed interpretare il nostro tempo, raccontando il nostro Paese. Fofi ha chiesto agli scrittori italiani, dalle pagine di "Lo straniero", di riflettere sul complesso legame che esiste fra letteratura e realtà. Presupposto: la migliore letteratura italiana recente racconta storie in cui è inevitabile che privato e pubblico si intreccino; in modi diversi a seconda delle scelte di ciascun autore, certo, ma tutte le storie in generale sono focalizzate su eventi e contraddizioni che hanno finito per condizionare il nostro presente. Gli autori hanno dato le risposte, ognuno con una personale concezione di cos'è "fare letteratura", raccontando anche il modo in cui si preparano ad affrontare ogni giorno, nelle loro pagine, la nostra realtà. Roberto Saviano, Walter Siti, Elena Ferrante, Benedetta Tobagi e molti altri ancora in quest'attualissima rassegna sul perché, ma soprattutto sul come, si debba fare "un racconto onesto".

una sala della Casa delle Letterature
una sala della Casa delle Letterature

Tra gli altri appuntamenti da ricordare quello di lunedì 22 giugno dedicato a John Fante: verranno presentati i 9 autori selezionati e annunciati i 3 finalisti del "Premio letterario John Fante 2015", il tutto intervallato come sempre da momenti musicali e riflessioni sul mondo dell'arte letteraria. La serata vedrà inoltre la proiezione inedita del documentario di Jacopo Quadri, dedicato al lavoro di Luca Ronconi sui testi di John Fante: questo autore e scenografo ha già lavorato sulle voci di Franz Kafka, Emily Dickinson e John Keats, portando in scena l'intimità delle loro lettere e permettendo al pubblico di farle proprie. In occasione del Letterature Festival potremo ascoltare alcune delle lettere più belle di John Fante indirizzate a suo padre.

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