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Parroco cospargeva i ragazzini con olio santo e abusava di loro: 14 anni a padre Guidolin

Il parroco, già condannato alla riduzione allo stato laicale da parte del Tribunale Ecclesiastico, condannato anche dal Tribunale di Catania a 14 anni di carcere per violenza sessuale su minore. Approfittando del suo ruolo e della condizione di fragilità degli adolescenti, avrebbe costretto diversi ragazzini minori di 14 anni a subire e compiere atti sessuali.
A cura di Antonio Palma
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Quattordici anni di reclusione, è questa la condanna inflitta in primo grado a padre Pio Guidolin, l'ex parroco catanese arrestato dai carabinieri all'inizio dell'anno scorso perché accusato di aver abusato sessualmente dei minori che frequentavano la sua chiesa con la scusa di purificarli. Al termine del processo con rito abbreviato celebrato al Tribunale di Catania, infatti, il Giudice per le udienze preliminari Giuseppina Montuori lo ha riconosciuto colpevole di violenza sessuale su minore, stabilendo una pena ancora più pesante di quella reclamata dai pm che avevano chiesto per lui 10 anni di reclusione. Riconosciuta dunque la ricostruzione dell'accusa secondo la quale il parroco, sruttando il suo ruolo e approfittando della condizione di particolare fragilità degli adolescenti, cospargeva i ragazzini di 14 anni con olio santo prelevato dai locali della sua chiesa sostenendo di dover praticare su di loro "atti purificatori" in grado di lenire le loro sofferenze interiori ma che invece servivano solo ad approcciarli per costringerli poi a praticare atti sessuali su di lui .

Gli episodi, avvenuti nei locali della parrocchia del popoloso Villaggio Sant'Agata di Catania, sarebbero andati avanti addirittura dal 2014 ma sarebbero venuti alla luce solo dopo la denuncia di uno dei ragazzini vittime degli abusi dopo aver tentato anche il suicidio. Quando l'adolescente ha opposto resistenza rivelando gli abusi subiti, però, era stato isolato dalla comunità di fedeli ed accusato di calunnia nei confronti del religioso. Il parroco infatti godeva di vasto credito nella parrocchia tanto che il genitore di una delle vittime, subito dopo che il figlio era stato sentito dagli investigatori in merito agli abusi, aveva contattato il sacerdote per avvertirlo delle indagini a suo carico.

Del resto padre Guidolin, già condannato alla sanzione massima della riduzione allo stato laicale da parte del Tribunale Ecclesiastico in  un procedimento penale amministrativo canonico,  si era fatto notare negli anni di sacerdozio per il suo temperamento istrionico organizzando numerose attività, spesso con minori, durante le quali intratteneva la platea con lunghi monologhi a sfondo  religioso in tipico stile americano. Durante le indagini dei carabinieri, però, era emerso anche un altro lato oscuro del sacerdote. Secondo le accuse, di fronte ad alcuni genitori dei minori abusati che avevano espresso la volontà di denunciare i fatti Pio Guidolin avrebbe anche minacciato di far  intervenire alcuni pregiudicati della zona che si sarebbero in suo favore.

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