Parma, picchiata e costretta ad assumere eroina: salva grazie a una foto inviata al papà

È una storia di violenze e soprusi andata avanti per circa un anno quella che arriva da Fornovo, nella provincia di Parma. La storia di una ragazza italiana di appena venti anni che a causa del suo compagno, un ventisettenne col quale conviveva, ha subito in silenzio per mesi e mesi vessazioni e costrizioni di ogni tipo. E che alla fine è riuscita a salvarsi grazie a una foto inviata a suo padre tramite WhatsApp. Non solo il compagno avrebbe maltrattato e picchiato la giovane donna, ma l’avrebbe costretta anche ad assumere eroina. La droga avrebbe infatti permesso all’uomo, che faceva uso regolarmente di sostanze stupefacenti, di “calmare” la ventenne e così controllarla maggiormente. Oltre alle botte e alla droga la giovane avrebbe subito per mesi anche i pedinamenti e il divieto di recarsi fuori di casa da sola, se non per andare al lavoro, da parte del compagno. Ma la ragazza, con familiari e amici, aveva sempre nascosto la verità.

Il padre ha visto la foto della figlia e ha avvertito i carabinieri – La fine dell’incubo è arrivato il mese scorso, quando la ventenne ha finalmente trovato il coraggio di denunciare quanto le stava accadendo. E lo ha fatto inviando una foto su WhatsApp al padre che vive e lavora in Germania. L'uomo, vista la foto che ritraeva la figlia con i segni delle botte sul volto, ha subito avvertito i carabinieri, che hanno fatto irruzione nell'appartamento della coppia e hanno arrestato il ventisettenne. L’uomo – disoccupato e già noto alle forze dell’ordine – è ora ai domiciliari, accusato di maltrattamenti e lesioni personali. La compagna è stata invece allontanata dall’appartamento di Fornovo. Nella casa i militari hanno trovato anche cinque piantine di marijuana alte 30 centimetri, oltre a bilancini e materiali per il confezionamento della droga.