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Parma, bimbo di 22 mesi ingerisce un tagliaunghie. Salvato in extremis

Il piccolo è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico grazie al quale è stato estratto l’arnese, che rischiava di perforargli l’intestino.
A cura di Davide Falcioni
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Un bimbo di soli 22 mesi è stato tratto in salvo all'ospedale Maggiore di Parma dopo aver ingerito accidentalmente un tagliaunghie di cinque centimetri che rischiava di perforargli lo stomaco. Il piccolo è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico eseguito dall'equipe del reparto di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva del nosocomio emiliano.

L'arnese è stato incapsulato all'interno di una bolla di silicone introdotta nell'apparato digerente e successivamente estratta grazie a una manovra molto delicata, resa ancor più difficile dalla giovanissima età del piccolo, che pesa appena 13 chili. L'intervento di estrazione del tagliaunghie è durato un'ora, si è svolto in anestesia generale ed è riuscito alla perfezione. Il bambino si è svegliato poco dopo, è stato tenuto in osservazione e riaffidato alla famiglia il giorno seguente.

Indispensabile al fine della riuscita dell'operazione, ha spiegato alla Gazzetta di Parma il professor Gian Luigi de' Angelis che ha coordinato l'intervento, la presenza di un reparto specializzato in urgenza endoscopica attivo 24 ore al giorno; quello parmense è uno dei pochi ospedali in Italia ad averlo attivato e si tratta di un "formidabile strumento di cura a servizio dei bambini".

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