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Parma, arrestato un prof di musica: avrebbe violentato per due anni un’alunna minorenne

Un insegnante di musica di una scuola media è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di una alunna minore di 14 anni. Le violenze commesse durante le lezioni individuali.
A cura di Susanna Picone
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Un professore di musica di sessanta anni, insegnante in una scuola media di Parma, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di una sua alunna, una ragazzina minore di quattordici anni. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, gli abusi sarebbero avvenuti all'interno della scuola durante alcune lezioni individuali di musica. Durante quelle lezioni previste nel normale percorso di studi il professore avrebbe palpeggiato nelle parti intime, in diverse occasioni e in modo ripetuto, la ragazzina. Le violenze del prof nei confronti della minorenne sarebbero andate avanti per due anni, dal settembre del 2015 al giugno del 2017. Due lunghi anni durante i quali la presunta vittima di abusi, che avrebbe subito le violenze da quando aveva dodici anni, non ha avuto la forza di raccontare a familiari e compagni di classe quello che le accadeva.

Il prof incastrato anche dai messaggi della ragazzina – Dalle indagini è emerso anche un tentativo da parte della ragazzina di dissuadere il professore di musica con un messaggio telefonico: “Sono una ragazzina, una sua alunna non si può comportare così. Se va avanti dovrò dirlo ai miei genitori”, gli avrebbe detto. Ma lui avrebbe continuato a molestarla durante le lezioni a scuola. La ragazzina a quel punto avrebbe iniziato a fare il possibile, anche inventandosi scuse coi familiari, per saltare le lezioni di musica e alla fine, lo scorso giugno, ha parlato con le sue amiche degli abusi del prof. Quando lo hanno saputo anche i genitori è stata presentata una denuncia. In seguito alle indagini, coordinate dalla Procura di Parma, l'insegnante è stato fermato. A inchiodare il professore, che attualmente si trova agli arresti domiciliari, oltre alla testimonianza della bambina anche i messaggi sul cellulare che lei gli aveva appunto inviato per pregarlo di smetterla con quelle “attenzioni” nei suoi confronti.

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