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Parma, 48enne indiano minaccia la figlia 18enne: “Lascia il tuo ragazzo o vi ammazzo”

Non accetta la libertà della figlia 18enne così le ha reso la vita un inferno, tra liti, botte e minacce. Ora l’uomo è stato arrestato dai carabinieri e la ragazza in una struttura protetta.
A cura di Giorgio Scura
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PARMA – Non poteva sopportare che figlia avesse un fidanzato, per di più italiano. Per la figlia lui aveva già in mente un connazionale che avrebbe dovuto sposare senza proferire parola. Così ha reso loro la vita un inferno, tra continue botte e minacce. Alla figlia 18enne diceva di tagliarle la lingua, le gambe e di ammazzarla. E al fidanzato italiano e ai suoi familiari diceva: "Chiamo 50 indiani e vi uccido tutti".

L'uomo, un 48enne di origine indiana, è stato arrestato per maltrattamenti, lesioni e tentata violenza privata dai carabinieri di Parma: è accusato di aver vessato, picchiato, chiuso in casa la ragazza, per impedirle una relazione che non accettava con il figlio del suo datore di lavoro.  Le avrebbe piuttosto voluto imporre un matrimonio combinato con un connazionale.

L'indiano è accusato di aver colpito con schiaffi e pugni la figlia, di averla afferrata per i capelli e gettata in terra. Le avrebbe anche preso il cellulare per impedirle di comunicare e costretta a togliere le password per controllarle i messaggi, oltre ad impedirle di uscire di casa e, punendola, facendola mangiare da sola.

In un'occasione avrebbe anche afferrato un grosso sasso, cercando di tirarlo contro di lei. Il Gip Alessandro Conti, nel richiamare gli atti d'indagine, osserva che l'intero nucleo familiare della ragazza da tempo aveva manifestato ostilità rispetto ad una frequentazione con una persona di nazionalità e religione diversa dalla loro. Un quadro che fa dire al giudice che l'indagato era convinto di poter imporre alla figlia maggiorenne le scelte proprie e dei propri familiari sulle relazioni sentimentali e di farlo con l'uso della violenza, accompagnata da gravi minacce e con l'aiuto del figlio minore e dei parenti.

Indagati anche la madre e il fratello minorenne della giovane. I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, chiesta dalla Procura di Parma e emessa dal Gip dopo la relazione degli stessi militari, intervenuti il 20 giugno, durante l'ennesima lite. La giovane è stata portata in una struttura protetta.

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