Parigi, urla e panico in tribunale: giovane migrante tenta il suicidio gettandosi nel vuoto
Un giovane immigrato è in gravi condizioni dopo essere caduto dal quarto piano di un tribunale di Parigi. L’uomo, originario del Burkina Faso, avrebbe tentato di suicidarsi. L’episodio è avvenuto venerdì 23 novembre e una persona presente in quel momento in tribunale ha filmato quei secondi drammatici dopo che il giovane ha scavalcato una ringhiera. Nel video si vede l’uomo cadere e si sentono le urla di tutte le persone presenti. Una fonte giudiziaria ha spiegato che il migrante è caduto mentre tre agenti hanno tentato invano di trattenerlo per diversi minuti. L’uomo ha riportato diverse fratture su tutto il corpo ed è stato trasportato in ospedale in condizioni gravi. L’episodio è avvenuto nella mattinata del 23 novembre nel nuovo tribunale parigino, una cittadella giudiziaria realizzata in prossimità della Porte de Clichy. Improvvisamente il giovane avrebbe scavalcato il divisorio di vetro, aggrappandosi dall’altra parte della barriera. La polizia, intervenuta immediatamente, è riuscita a bloccarlo e tenerlo per un braccio per qualche minuto, ma poi lui è caduto nel vuoto davanti a molte persone.
Le testimonianze dei presenti – Secondo quanto raccontato ai media da Rémy Heitz, il nuovo procuratore della Repubblica di Parigi, passanti, avvocati e anche giudici hanno iniziato a togliersi giacche, cappotti, maglioni per creare una sorta di materasso per cercare di fargli attutire il colpo. “È successo davanti alla mensa dove mi trovavo. Abbiamo sentito urlare e ci siamo affrettati a capire di cosa si trattasse”, ha raccontato un avvocato all’agenzia France-Presse. “Abbiamo visto un giovane uomo di colore tenuto da qualcuno – ha aggiunto – Non ha fatto nessuno sforzo per risalire, al contrario, ha battuto i piedi contro il muro per cadere”. A quanto emerso il migrante, arrivato a Parigi nel 2005 dopo un lungo e pericoloso viaggio, aveva perso il diritto di soggiorno per una complicata storia personale. E dopo l’episodio non sono mancate le polemiche: “Hanno bloccato le finestre per evitare che qualcuno potesse fare gesti estremi, ma nell’atrio le uniche protezioni sono di vetro e alte 1 metro e 40. Chiunque può facilmente scavalcare”, ha detto un altro avvocato.