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Parigi, l’attentatore Ikken Farid, giornalista e dottorando: “Mai alcun segnale di estremismo”

L’attentatore di Notre Dame è un giornalista algerino che da alcuni anni era in Francia per seguire un dottorato in giornalismo all’università di Metz. “Seguiva una tesi su nuovi media e le elezioni nel Maghreb, ma da alcuni mesi non si era fatto più vivo” ha spiegato il suo relatore.
A cura di Antonio Palma
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"Vestiva sempre all'occidentale e non aveva mai dato segni di radicalizzazione", così tutti quelli che lo hanno conosciuto in Francia descrivono l'uomo protagonista dell'aggressione ai poliziotti nella piazza antistante la cattedrale di Notre Dame a Parigi avvenuta martedì pomeriggio conclusa col ferimento di un agente e dello stesso attentatore. Ufficialmente a polizia non ha diffuso le sue generalità ma secondo France Info si tratterebbe di Farid Ikken, nato nel gennaio del 1977 in Algeria e arrivato in Francia nel 2014 per approfondire i suoi studi in giornalismo, la sua professione nel Paese natale. Circostanza confermata ai media locali dal preside dell’Università di Lorena, Pierre Mutzenhardt.

Il 40enne infatti frequentava un corso di dottorato in giornalismo a Metz, al Centro di ricerca sulle mediazioni, e l'anno scorso si era spostato nella Val D'Oise, a nord di Parigi, per seguire il supervisore della sua tesi sui media in Nord Africa dal titolo: "I nuovi media e le elezioni nel Maghreb (Tunisia, Marocco, Algeria)".  Laureato in scienze sociali, secondo i giornali d'oltralpe avrebbe firmato diverse pubblicazioni e sarebbe sposato con una svedese. "Non aveva mai fatto niente di sospetto, ha lavorato sul giornalismo e non aveva mai dato segnali di radicalizzazione", ha spiegato il preside dell’Università  francese.  Anche il docente relatore della tesi, Arnaud Mercier, si è detto dice stupito dalla notizia. "Sono caduto dalla sedia, era totalmente inimmaginabile", ha dichiarato, aggiungendo però di non aver avuto notizie del suo allievo da diversi mesi: "Col senno di poi, credo che questo avrebbe dovuto mettermi una pulce nell'orecchio, perché non è affatto una cosa normale".

L'azione sembra aver colto di sorpresa la stessa polizia visto che l'uomo pare fosse completamente ignoto a forze dell'ordine e servizi di intelligence. Proprio per questo ora le indagini, affidate alla procura antiterrorismo, si stano concentrando proprio sui legami e il passato dell'uomo. Secondo alcuni testimoni durante l'attacco l'uomo avrebbe gridato "È per la Siria", mentre secondo i media francesi durante la perquisizione nella sua abitazione a Cergy-Pontoise gli agenti ritrovato un video con il giuramento all'Isis e il proposito di commettere attentati. Al di là delle dichiarazioni dell'attentatore, però, al momento non è arrivata una rivendicazione ufficiale da parte di alcun gruppo jihadista.

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