2 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Parigi, Isis pubblica presunto video dell’attentatore: “Colpa dell’attacco dell’Occidente”

Nel filmato si vede un giovane col volto coperto che proclama il suo giuramento di fede e lealtà all’Isis e al suo leader Abu Bakr al-Baghdadi e incita gli altri al martirio contro l’Occidente.
A cura di Antonio Palma
2 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo aver annunciato con un comunicato, diffuso dalla sua agenzia di stampa Amaq, che l’attacco di sabato sera Parigi è una risposta alle operazioni della coalizione occidentale in Medio Oriente, lo Stato Islamico ha deciso di metter online un presunto video dell'attentatore della capitale francese, ucciso dalla polizia dopo aver accoltellato a morte un uomo e ferito altre quattro persone nel centro di Parigi gridando "Allah Akhbar". Nel video si vede un giovane in primo piano ma col volto quasi completamente coperto che, oltre a dichiarare fedeltà all'Isis, spiega i motivi dell'aggressine a colpi di coltello che ha scatenato il terrore nel secondo arrondissement  di Parigi.

Il filmato, che dura circa 2 minuti e mezzo, è stato diffuso ancora una volta attraverso l'agenzia di propaganda dello stato islamico, Amaq, secondo la quale il video mostrerebbe il 21enne ceceno Khamzat Azimov, identificato dalla polizia parigina come l'attentatore, che proclama il suo giuramento di fede e lealtà all'Isis e al suo leader Abu Bakr al-Baghdadi. Come riferisce Site, nella sequenza, la cui data non è certa, il giovane spiega che la sua azione a Parigi "è il risultato dell'aggressione dell'Occidente all'Isis" e poi esorta tutti i seguaci dello Stato islamico a continuare a combattere. Una formula simile a quella già utilizzata nei precedenti video diffusi da Amaq.

La radicalizzazione dell'attentatore parigino in realtà  è ancora al vaglio degli inquirenti francesi. La sua situazione in Francia era al limite. Khamzat Azimov, naturalizzato francese, infatti era incensurato ma da tempo schedato con la lettera "S" che è quella per quelli prossimi alla radicalizzazione ma non pericolosi nell'immediato. Un'attenzione ricevuta a causa della sua vicinanza agli ambienti radicali islamici e personaggi che volevano andare a combattere in Siria. Un mese fa era stato anche interrogato dai servizi anche se nessuna misura particolare era stata presa nei suoi riguardi

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views