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Papa Francesco sospende un vescovo indiano accusato di violenza sessuale su una suora

Papa Bergoglio ha acettato la richiesta di sospensione avanzata da un vescovo indiano accusato da una suora di violenza sessuale.
A cura di Davide Falcioni
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Papa Francesco, dopo aver "considerato tutte le circostanze", ha "accettato la richiesta del vescovo Franco Mulakkal di essere temporaneamente sollevato dalle sue responsabilità pastorali nella diocesi di Jalandhar", in India, nominando al suo posto il vescovo ausiliare emerito dell’arcidiocesi di Bombay, Agnelo Rufino Gracias. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale indiana.

Il Santo Padre è intervenuto in prima persona in una vicenda che da mesi scuote la chiesa indiana: il 23 giugno scorso infatti un prete della diocesi di Jalandhar, a nome del vescovo Mulakkal, ha denunciato alla polizia minacce di morte rivolte al presule da parte del fratello di una suora che vive in un convento vicino alla stessa città. Quattro giorni più tardi la religiosa della congregazione delle Missionarie di Gesù, ha denunciato Mulakkal per una violenza sessuale che sarebbe avvenuta nello stesso convento il 5 maggio 2014, insieme ad abusi sessuali occorsi 13 volte nell’arco di due anni.

Dal canto suo il vescovo ha respinto ogni accusa, parlando di una vendetta della suora rimproverata perché, a suo dire, avrebbe avuto una relazione con il marito di una cugina. Anche le Missionarie di Gesù hanno messo in dubbio l’attendibilità della religiosa, che della congregazione è stata superiora generale, prendendo le difese del vescovo. Molte altre però hanno solidarizzato con la religiosa e due giorni fa si sono persino riunite in piazza a Kochi, città del Kerala, per manifestare in suo sostegno e contro l'atteggiamento tenuto dai vertici della chiesa indiana e dalla polizia. Nei giorni scorsi Mulakkal aveva inviato una lettera a Papa Francesco chiedendo di essere “sospeso” dal suo ruolo di pastore fino a che la sua posizione non si fosse chiarita di fronte alle giustizia. Il Pontefice ha accettato.

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