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Papa Francesco: “Provo dolore e vergogna per gli abusi dei vescovi in Cile”

In una lettera inviata ai vescovi cileni il Pontefice scrive. In Cile “molte vite crocifisse e confesso che questo mi causa dolore e vergogna”.
A cura di Davide Falcioni
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Dolore e vergogna. Così Papa Francesco descrive il suo stato d'animo per la gestione degli episodi di abusi sessuali compiuti da uomini di chiesa in Cile e per le coperture di cui questi hanno potuto beneficiare, emerse nell'inchiesta compiuta dall'arcivescovo di Malta Charles E. Scicluna. Quest'ultimo era stato inviato nel paese sudamericano proprio dal pontefice argentino dopo le tensioni emerse con la richiesta di rimozione del vescovo di Osorno, Barros, accusato di aver coperto le violenze di un sacerdote poi condannato per stupri.

In una lettera Bergoglio ha convocato a Roma i vescovi cileni "per chiedere umilmente la vostra collaborazione e assistenza nel discernimento delle misure a corta, media e lunga scadenza che dovrebbero essere adottate per ripristinare la comunione ecclesiale in Cile con lo scopo di riparare il più possibile lo scandalo e ristabilire la giustizia". Francesco ha scritto la missiva dopo aver letto il report di 2300 pagine consegnato il 20 marzo da Scicluna. Nel dossier sono contenute le testimonianze raccolte da 64 persone in Cile e New York, "molte vite crocifisse e confesso che questo mi causa dolore e vergogna". Bergoglio parla della necessità di "ristabilire la fiducia nella Chiesa, fiducia rotta dai nostri errori e peccati, per sanare alcune ferite che non smettono di sanguinare" nella società cilena.

Rivolgendosi agli ecclesiastici sudamericani Bergoglio scrive: "Penso di convocarvi a Roma per dialogare sulle conclusioni della citata visita e le mie conclusioni. Ho pensato in questo incontro come un momento fraterno, senza pregiudizi né idee preconcette, con il solo scopo di far risplendere la verità nelle nostre vite. Per quanto riguarda la data chiedo al vostro segretario generale di farmi conoscere le possibilità". In un passaggio molto significativo Francesco ammette: "Per quanto mi riguarda riconosco e voglio trasmetterlo fedelmente, che sono incorso in gravi errori di valutazione e percezione della situazione, in particolare per mancanza di informazioni veritiere ed equilibrate. Fin da ora mi scuso con tutti quelli che ho offeso e spero di poterlo fare personalmente, nelle prossime settimane, negli incontri che avrò con rappresentanti delle persone intervistate".

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