Palermo, spaccio di eroina davanti ai bimbi che giocano: una dose costa 10 euro
Cinque arresti e tre divieti di dimora nel Comune di Palermo nei confronti di 8 persone accusate, in concorso tra loro, di spaccio di sostanze stupefacenti. Ma nonostante l’operazione dei Carabinieri della Stazione di San Filippo Neri, nel quartiere Zen 2 lo spaccio è proseguito lo stesso. Molti dei consumatori, peraltro segnalati all’autorità prefettizia quali assuntori di droga perché trovati in possesso di uno o più dosi, sono tornati indisturbati dallo stesso pusher, pur di acquistare nuovamente l’eroina da consumare. Una dose di eroina nel quartiere costa 10 euro. Gli spacciatori smerciano la sostanza davanti ai bambini che giocano, più o meno ignari di ciò che accade attorno a loro.
Una fotografia amara quella scattata nella piazza di spaccio nel quartiere dai militari che dopo mesi di indagini questa mattina hanno sgominato la rete di pusher eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Palermo su richiesta del sostituto procuratore Giorgia Spiri. L’operazione ‘Ero market‘ è stata avviata nel maggio 2017, sulla base di alcuni arresti effettuati in flagranza di reato. Le successive risultanze investigative "hanno permesso di neutralizzare, per la prima volta, una piazza di spaccio di eroina all’interno dello Zen 2". L’attività illegale era diventate parte integrante della vita quotidiana dei residenti di via Marciano. C’erano le vedette che assicuravano al pusher la necessaria copertura ed una più attenta vigilanza a fronte del rischio di indagini da parte dei carabinieri e allo stesso tempo indirizzavano i clienti. C’era chi gestiva la cassa e si occupava della contabilità dell'organizzazione. All’interno del palazzone agivano gli spacciatori e i cassieri, ovvero le cinque persone finite in carcere, colte in flagranza di reato.
"L'ennesima attività di contrasto svolta dai Carabinieri nel quartiere Zen 2 – al di là del valore operativo dell'indagine, certamente apprezzabile per le difficoltà che si possono incontrare in un contesto così difficile – mira soprattutto a tutelare bambini innocenti che, loro malgrado, diventano inconsapevoli spettatori di un mercato di spaccio di sostanze stupefacenti, di cui sono talvolta acquirenti o pusher anche gli stessi genitori", afferma il comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, Antonio Di Stasio.