17 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Palermo, picchiarono e rapinarono don Pertini: arrestato l’ultimo dei malviventi in fuga

Arrestato a Palermo un giovane di 25 anni ritenuto il terzo componente della banda che il 27 dicembre dello scorso anno malmenò e rapinò il parroco del quartiere Zen Miguel Pertini, nipote dell’ex presidente della Repubblica. Nei giorni scorsi era stato arrestato un 24enne.
A cura di Susanna Picone
17 CONDIVISIONI
Immagine

L’aggressione risale al 27 dicembre dello scorso anno e adesso, a quasi dodici mesi dai fatti, sono finiti in manette tutti i malviventi ritenuti responsabili di aver picchiato e rapinato il parroco Miguel Pertini, nipote dell’ex Presidente della Repubblica Sandro. Il religioso fu sorpreso intorno alle 4.45 dai malviventi nella chiesa di San Filippo Neri a Palermo mentre dormiva, immobilizzato e minacciato con un oggetto contundente da alcuni giovani incappucciati e armati. Quella notte con don Pertini c’erano anche i suoi genitori, arrivati dall’Argentina per le festività natalizie e ospiti presso la casa canonica. Fu una aggressione violenta che non lasciò indifferenti le autorità locali.

Dopo quasi un anno arrestati tutti i presunti rapinatori – Ora l’ultimo a finire in manette per quella vicenda è Nicolò Bondì, un venticinquenne ritenuto il terzo componente della banda che malmenò e rapinò il parroco del quartiere palermitano Zen. Il giovane è stato bloccato in una villetta della provincia dove si nascondeva per far perdere le sue tracce. Il sopralluogo nella villetta ha consentito di ritrovare anche una pistola giocattolo. Gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito nei confronti del venticinquenne un'ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip di Palermo con l'accusa di rapina aggravata in concorso.

Chi sono gli altri malviventi finiti in manette per la rapina dello scorso dicembre – Subito dopo la rapina gli agenti del commissariato San Lorenzo avevano arrestato un giovane tunisino, Sami Ben Lazrag. Nei giorni scorsi era poi stato arrestato Giovanni Caviglia, ventiquattro anni, come gli altri accusato di fare parte del gruppo. Pochi giorni dopo la rapina il tabernacolo e altri oggetti sacri trafugati furono recuperati dalla Polizia di Stato e restituiti alla Curia di Palermo.

17 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views