Pakistan, pretende una seconda moglie: la consorte si rifiuta e lui la brucia viva
Ennesima e brutale violenza sulle donne in Pakistan dove una giovane moglie è stata crudelmente uccisa dal marito che l'ha bruciata viva solo perché aveva rifiutato di accettare una seconda consorte per l'uomo. L'incidente è avvenuto una ventina di giorni fa nel distretto di Tank, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, ma si è saputo solo nelle ore scorse a seguito della morte della donna che si è spenta in ospedale dopo settimane di agonia causate dalle terribili ustioni. A rivelare tutto è stato il padre della donna che si è rivolto alle forze di polizia denunciano l'accaduto e il consorte della figlia.
La donna di venti anni sarebbe l'ennesima vittima di una barbara violenza famigliare di cui è stata vittima fin dall'adolescenza. La ragazza infatti era stata promessa in sposa all'uomo che non conosceva affatto ed era stata costretta a sposarlo all'età di 18 anni per volontà del padre che aveva trovato un accordo con l'uomo di nome Muhammad Khan. Ad ammettere di aver dato in sposa la figlia di 18 anni "senza averle chiesto il consenso", è stato lo stesso genitore, Faiz Muhammad, durante la denuncia.
Per la ragazza poi oltre al danno anche la beffa quando il marito, dopo una figlia con la donna, ha pretesto di avere una nuova moglie in casa. Secondo il racconto del padre, la donna si era rifiutata più volte di acconsentire a tale pratica ma di fronte all'ennesimo rifluito è scattata la rabbia del marito che l'ha aggredita versandole addosso del liquido infiammabile e dandole fuoco. "All'insistente diniego di mia figlia, l'ha cosparsa di cherosene, appiccandole il fuoco" ha spiegato il padre. La donna è stata poi soccorsa e trasportata in ospedale dove però le cure non sono riuscite a salvarla.
