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Pakistan, kamikaze si fa esplodere in una chiesa: almeno 8 morti, tra loro anche bambini

Un commando di quattro attentatori si è fatto esplodere in una chiesa durante la messa domenicale a Quetta. Tra le vittime anche donne e bambini, almeno 40 i feriti. “Attacco ai cristiani per rovinargli il Natale”. L’Isis rivendica.
A cura di Ida Artiaco
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Paura in Pakistan, dove nella mattinata di domenica 17 dicembre un commando di quattro kamikaze si è fatto esplodere nella chiesa metodista Bethel Memorial a Quetta, nella provincia di Balochistan. All'interno dell'edificio, secondo fonti locali, vi erano circa 400 fedeli riuniti per la messa dell'ultima settimana d'Avvento prima del Natale. Tragico il bilancio dei morti: al momento le vittime sarebbero almeno otto, tra cui anche donne e bambini, mentre altre 42 persone sarebbero rimaste ferite. Degli attentatori, due sono deceduti e altri due sono riusciti a fuggire prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. Secondo il ministro dell'Interno, Mir Sarfraz Bugti i militanti, pesantemente armati, hanno tentato di prendere ostaggi all'interno della chiesa, ma non ci sono riusciti.

L'operazione terroristica è stata rivendicata dall'Isis, tramite l'agenzia Amaq. Dopo l’esplosione, lo scambio a fuoco tra terroristi e forze dell’ordine è proseguito a lungo, per circa 16 minuti, ma queste ultime sono riuscite ad evitare che l'attacco finisse in un vero e proprio bagno di sangue. Intanto, il governo del Belucistan ha dichiarato lo stato di emergenza negli ospedali di Quetta e ha chiesto al personale medico di stare in allerta. Si tratta, infatti, di uno dei luoghi più travagliati del Pakistan, con la presenza di gruppi armati separatisti, fazioni talebane e altri simpatizzanti jihadisti. Gli attacchi contro le minoranze religiose sono frequenti: l'ultimo in ordino temporale si era registrato solo lo scorso ottobre quando morirono 18 persone e 25 rimasero ferite in un attentato suicida in un tempio sufi. Anche negli anni passati si erano avuti numerosi attacchi, tutti poi rivendicati dai talebani pachistani. Il Pakistan è infatti un paese a maggioranza musulmana sunnita, e i cristiani rappresentano meno di 4 milioni in una popolazione di quasi 200 milioni. Il capo dell'esercito, generale Qamar Javed Bajwa, ha parlato in questo caso di "attacco ai nostri fratelli cristiani per rovinare le celebrazioni natalizie".

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