1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pakistan: bomba in un mercato, almeno 25 morti e una trentina di feriti

Una bomba è esplosa in un mercato all’aperto nel nord-ovest del Pakistan. L’attacco è stato compiuto nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, al confine con l’Afghanistan, in un momento in cui il bazar era pieno di gente. C’è stato un attacco anche al consolato cinese di Karachi: due militari sono morti.
A cura di Susanna Picone
1 CONDIVISIONI
Forze di sicurezza davanti al consolato cinese a Karachi
Forze di sicurezza davanti al consolato cinese a Karachi

Strage nel nord-ovest del Pakistan. Una bomba è esplosa in un mercato all’aperto provocando almeno venticinque morti e trentacinque feriti. A fornire il primo bilancio, che purtroppo potrebbe ancora aggravarsi, fonti mediche e di polizia. L'attacco è stato compiuto nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, al confine con l'Afghanistan, in un momento in cui il bazar era pieno di gente. Secondo quanto reso noto da una fonte di polizia, la maggior parte delle vittime appartengono alla minoranza sciita. La zona attaccata stamane negli ultimi anni è stata teatro di diversi attacchi di estremisti sunniti contro la minoranza sciita. Dopo l'esplosione della potente bomba, le autorità locali hanno allertato tutti gli ospedali della regione per accogliere le persone rimaste coinvolte.

L’attacco al consolato cinese di Karachi – Sempre in Pakistan, nel sud del Paese, c’è stato un altro attentato anche a Karachi. Due agenti sono rimasti uccisi e una guardia di sicurezza ferita nel corso di un attacco armato alla sede del consolato cinese. Tre assalitori sono stati uccisi nel corso dello scontro a fuoco con la polizia. Colpi di arma da fuoco sono stati uditi intorno alle 9.30 ore locali, quando in Italia erano le 4.30, all'esterno del consolato, nella zona di Clifton. I terroristi sarebbero arrivati al consolato a bordo di un'auto e avrebbero iniziato a sparare contro il personale della sicurezza, ma non sono riusciti a raggiungere il compound degli uffici dei diplomatici e dello staff. Un gruppo separatista del Pakistan, il Baloch Liberation Army, ha poi rivendicato l’attacco. Il gruppo combatte da tempo contro lo stato pakistano per chiedere il diritto di autodeterminazione del popolo beluci in Pakistan. Nel comunicato diffuso dopo l’assalto, l’Esercito di liberazione del Belucistan ha detto che l’obiettivo era stato scelto perché “la Cina sta sfruttando le nostre risorse”.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views