34 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pakistan: arsero vivi due ragazzi accusandoli di blasfemia. Condannati a morte

Cinque persone sono state condannate a morte per aver bruciato vivi due ragazzi, ingiustamente accusati di blasfemia.
A cura di D. F.
34 CONDIVISIONI
Immagine

Cinque cittadini pakistani sono stati condannati a morte da uno speciale tribunale antiterrorismo con l'accusa di aver ucciso una coppia di cristiani a Kit Radha Kishan in Punjab. I cinque erano accusati di aver accusato di un episodio di blasfemia la coppia scatenando in questo modo la reazione di una folla di 400 persone che li ha prima assaliti e poi bruciati nella stessa fornace in cui le due vittime lavoravano da anni in una condizione di semi-schiavitù.

La vicenda risale al 2 novembre del 2014 e all'epoca fece scalpore a livello internazionale. Secondo informazioni di fonte giudiziaria il giudice Chaudhry Muhammad Azam ha condannato alla pena capitale Hafiz Ishtiaq, un predicatore islamico, ed altri quattro individui considerati i responsabili dell'omicidio di Shahzad, 26 anni, e Shama, 24 anni, accusati pretestuosamente di avere insultato il Corano. Altre otto persone sono state condannate a due anni di carcere per aver avuto un ruolo minore nell'assalto alla casa della coppia.

La sentenza del giudice ha inoltre imposto ai cinque condannati alla pena capitale il pagamento di una multa di 200.000 rupie (circa 200euro). In base a quanto accertato nell'ambito dell'inchiesta gli imputati "hanno convocato una folla di centinaia di persone con un appello attraverso gli altoparlanti della locale moschea che hanno incitato alla violenza contro la coppia". Marito e moglie lavoravano entrambi presso una fabbrica di mattoni a Kot Radha Kishan, nel distretto di Kasur, avevano tre figli e la donna era incinta di un quarto.

34 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views