Padre Jacques Murad è libero, era stato rapito dall’Isis in Siria
Dopo cinque mesi di prigionia tra le mani del'Isis, padre Jacques Murad è finalmente libero. Lo riferiscono all'ANSA fonti vicine al prete siro-cattolico, che fa parte della comunità monastica di Mar Musa fondata dal gesuita romano Padre Paolo Dall'Oglio. Il prete era stato fermato il 21 maggio scorso dai miliziani dello Stato islamico nei pressi del suo monastero ad al Qaryatayn, circa cento chilometri a est di Damasco nella Siria centrale, e costretto, sotto la minaccia delle armi, a seguirli. Da allora non si sapeva più nulla di lui. La notizia della liberazione di padre Jacques Murad è stata confermata all'Agenzia Nova anche dall'arcivescovo Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco. Secondo le stesse fonti il prete si trova ora in un'area sicura e in buone condizioni di salute. In particolare secondo fonti citate delle emittenti televisive arabe, Murad da questa mattina si trova a Zaydal, un villaggio a sud-est di Homs in un’area vicina al confine con la zona controllata dall’Isis.
“Non appena ho appreso la notizia della sua liberazione ho parlato con lui al telefono intorno alle 13 ora italiana. L’ho trovato molto disteso e mi ha detto che passerà a Damasco per raccontarmi la sua esperienza”, ha assicurato l'arcivescovo Zenari, senza voler rivelare altro sulle circostanze della liberazione del sacerdote . “Posso solo dire che è stato liberato e che sta bene” ha concluso il nunzio. Murad era stato sequestrato insieme ad altre centinaia cristiani nella cittadina mista cristiano-sunnita quando l’Isis aveva preso Qaryatayn. Molti di loro sono ancora in mano allo stato islamico e non si sa più nulla. Nessuna notizia neanche di padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita romano rapito il 29 luglio 2013 in Siria.
