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Padova, spari contro ragazzini all’uscita da scuola: erano due 20enni con fucile da softair

Protagonisti del gesto che ha rischiato di ferite un tredicenne sono due ragazzi di 23 e 20 anni che abitano proprio nei pressi della scuola dove si sono svolti i fatti. Davanti ai carabinieri si sono giustificati dicendo che è stata una bravata per testate l’arma. Entrambi sono stati denunciati.
A cura di Antonio Palma
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Probabilmente volevano solo testare il loro nuovo fucile giocattolo sparando qualche colpo ma per improvvisarsi cecchini sicuramente hanno scelto il luogo meno adatto e il momento decisamente sbagliato, scatenando il panico in una scuola e rischiando con il loro comportamento di fare del male a qualcuno. È l'assurda impresa di due giovani ventenni padovani che lunedì si sono resi protagonisti di uno spiacevole  episodio quando con la loro arma hanno sparato verso il cortile esterno di una scuola media di Padova rischiando di colpire alcuni minori che erano impegnati in alcune attività pomeridiane. Il fatto nel pomeriggio di lunedì proprio mentre il cortile era pieno di ragazzini che stavano uscendo da scuola dopo le attività pomeridiane.

Per alcuni attimi nella scuola si sono vissuti momenti di paura quando dall'esterno dell'edifico sono arrivati dei colpi all'indirizzo dei ragazzini che hanno anche sfiorato un tredicenne. Dall'istituto hanno subito allertato le forze dell'ordine e in poco tempo si è scoperto che si trattava di pallini di gomma. Proiettili non letali ma che comune avrebbero potuto ferire anche gravemente gli adolescenti perché se uno solo avesse raggiunto l’occhio del tredicenne sfiorato avrebbe potuto provocargli danni permanenti alla vista.

Ai carabinieri accorsi sul posto sono bastate meno di 48 ore per individuare i responsabili del gesto, si tratta di due ragazzi di 23 e 20 anni che abitano proprio nei pressi della scuola dove si sono svolti i fatti. I militari infatti avevano subito escluso che potesse trattarsi di qualcuno di passaggio e si erano concentrati proprio sui palazzi vicino all'istituto. I due giovani erano a casa del più grande quando dalla finestra della camera da letto hanno esploso i colpi con un'arma giocattolo con tanto di mirino simile a quelle usate per il softair. I due si sono giustificati dicendo che “è stata una bravata per testate l’arma” ma questo non ha risparmiato loro una denuncia.

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