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Padova, multe autovelox annullate: ex comandante vigili dovrà risarcire 800mila euro

L’ex comandante dei vigili di Padova, Antonio Paolocci, dovrà versare 800.000 euro a titolo di risarcimento per danno erariale per aver sospeso la riscossione delle multe fatte da un autovelox. La Corte dei Conti del Veneto ha condannato anche l’ex vice comandante, Maria Luisa Ferretti: dovrà pagare 10000 euro.
A cura di Susanna Picone
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L’ex comandante dei vigili urbani di Padova Antonio Paolocci dovrà versare 800.000 euro a titolo di risarcimento al Comune per aver sospeso la riscossione delle multe fatte da un autovelox. A riportare la notizia sono i quotidiani locali che spiegano che la Corte dei Conti del Veneto accusa l’ex dirigente di “numerose e grossolane negligenze”. Condannata anche la vice comandante dell’epoca, Maria Luisa Ferretti, che dovrà risarcire 10000 euro. Fu lei a firmare materialmente il provvedimento. Secondo la Corte, non c'erano “fondate ragioni giuridiche” in base alla quale il Comune, attraverso la Polizia municipale, dovesse sospendere la riscossione delle sanzioni relative all’eccesso di velocità riscontrato dai nuovi autovelox installati nel 2014 lungo la tangenziale. “Il comportamento del convenuto (Paolocci, ndr) non sembra affatto improntato a quella ligia e rigorosa osservanza delle norme rappresentata dalla difesa — si legge nel provvedimento — Numerose e grossolane, in rapporto alla posizione rivestita e al livello di responsabilità ad essa connesso, essendo le negligenze rinvenibili nel complessivo comportamento da lui tenuto”.

La sanzione per Paolocci e Ferretti è arrivata quasi quattro anni dopo i fatti. Come ricorda Il Gazzettino, la vicenda risale infatti al novembre del 2014 quando dopo un periodo di “sperimentazione” il comune di Padova, sotto la guida dell’allora sindaco Massimo Bitonci, aveva deciso di attivare l'autovelox, gestito dalla società Aps holding (controllata dalla stessa amministrazione). Il 9 dicembre il sistema di rilevazione della velocità fu revocato e furono annullate tutte le violazioni riscontrate nel periodo precedente. La Corte dei Conti ha accertato che fu Antonio Paolocci a volere quel provvedimento e a farlo firmare alla vice. L’allora comandante della Polizia municipale si è difeso negando la sussistenza di alcun danno per le casse del Comune e che il sistema di autovelox era viziato da numerose irregolarità. I giudici lo hanno però condannato al mega-risarcimento.

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