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Padova, baby sitter scola una bottiglia di gin a lavoro e manda all’ospedale bimbo di 2 anni

La donna si è ubriacata con una bottiglia di gin e ha fatto cadere il bambino di due anni e mezzo di cui doveva prendersi cura.
A cura di D. F.
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Una baby sitter ubriaca ha fatto cadere il bambino di due anni e mezzo di cui doveva prendersi cura. E' accaduto due giorni fa a Padova alle 15 e 30, quando una volante della polizia è stata chiamata per sedare una lite tra un uomo e la baby sitter del figlio. Giunti suul posto, gli agenti apprendevano che la neo assunta baby sitter, di origine ucraina, 40enne, si era ubriacata durante il lavoro ed aveva ingerito un’intera bottiglia di gin e barcollando in casa era caduta diverse volte a terra con il bambino in braccio. Il papà del bimbo, mentre era al lavoro, aveva tentato inutilmente di telefonare più volte la donna, che tuttavia non aveva mai risposto. Preoccupato aveva chiamato la domestica, la quale gli aveva riferito quanto accaduto. Giunto immediatamente a casa, dopo aver rimproverato la dipendente, l’uomo ha accompagnato il figlio al Pronto Soccorso Pediatrico, dove gli è stata assegnata una prognosi di tre giorni.

La vicenda, che ha suscitato non poca indignazione, ha avuto un esito decisamente bizzarro. La baby sitter, infatti, è stata licenziata in tronco: "Ma sapete qual è il colmo? Dobbiamo pagarle il preavviso", ha raccontato l'uomo al Mattino Padova. Sua moglie,  he lavora come giornalista, ha aggiunto: "Ero impegnata in una diretta nel primo pomeriggio. Questione di poche ore. Quella donna lavora qui da noi da quasi tre anni. Ho pensato di lasciarle il più piccolo dei miei figli. Tanto io sarei tornata alle tre del pomeriggio". La donna, durante una breve pausa pubblicitaria, ha tentato di chiamare la colf senza ottenere risposta. "Pensavo stesse passando l’aspirapolvere ma ho provato cinque o sei volte e non mi ha mai risposto allora ho iniziato a preoccuparmi". Per questo ha telefonato a un’altra collaboratrice domestica, che ha messo il telefono in viva voce per farle sentire. "Mio figlio piangeva disperato e io non capivo perché. Poi abbiamo capito: lei provava a trasportarlo in braccio da una stanza all’altra ma non riusciva a reggerlo e quindi cadeva. Sia io che mio marito siamo corsi a casa e ce la siamo trovata davanti. Era fuori di sé. Si è scolata una bottiglia di gin".

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